Di solito sono allodola e civetta (intesa come animale notturno!) al tempo stesso: la mattina presto, con la finestra della cucina che inquadra ancora il buio, il profilo dei monti che si distingue a poco a poco, è un momento magico e prezioso e la tarda serata è spesso l'unica occasione per mettere ordine in giornate scombinate o per vagabondare altrove con un libro tra le mani, fino a che le righe si sovrappongono e non capisco più il significato delle parole che si accavallano sulla pagina.
Questo, invece è un periodo da gatto, ma non da gatto avventuroso e nottambulo : è un periodo da gatto acciambellato nella sua cestina, o sul divano.... come Achille
Sarà la stagione che mi spinge verso il letargo, come gli animaletti del bosco, sarà l'età che non mi consente la freschezza di qualche anno fa, saranno le piccole preoccupazioni che si accumulano fino a diventare grandi e che mi stancano più di una camminata in montagna....
Insomma, ho voglia di essere pigra......
Pigra, io? Oggi non posso permettermelo, no, non oggi, non ora.
Posso solo cercare ricette per tipi pigri, come questo Pan Brioche che viene dritto dritto dalla cucina ( e dal libro) di Sabrine che ha portato dare un attimo di dolcezza e di tenerezza alle mie giornate
PAN BRIOCHE PER TIPI PIGRI
Ingredienti
450 gr di farina manitoba
180 ml di latte
60 g di i zucchero
50 g di burro
1 pizzico di sale fine
2 uova
2 cucchiai di succo di limone
la scorza grattuggiata di mezzo limone non trattato
1 bustina di lievito di birra secco
Procedimento
In una ciotola grande versare la farina, aggiungere il lievuto, mescolare e formare una fossetta profonda al centro.
Scaldare il latte, sciogliervi il burro, il sale e lo zucchero e lasciar intiepidire.
In un'altra ciotola sbattere le uova leggermente, prelevandone 2 cucchiaini per la finitura; quindi aggiungere il succo di limone e montarle con la frusta fino a che sono spumose.
Unire le uova sbattute al composto di latte, burro e zucchero, mescolare e versare nella ciotola con la farina.
Impastare rapidamente con un cucchiaio, unendo anche la scorza di limone grattuggiata, fino ad avere un impasto che ha assorbito tutta la farina, anche se ancora grumoso e non liscio.
Coprire e lasciar lievitare per 4 ore circa in un luogo riparato.
Quando l'impasto è raddoppiato di volume, rovesciarlo sul piano di lavoro, allargarlo con le mani e dividerlo in tre parti, dando a ciascuna la forma di una palla, disponendole poi in uno stampo da plum cake rivestito di carta da forno.
Lasciar lievitare ancora per una mezz'ora in un sacchetto di plastica (pulito!) o comunque in un contenitore più grande chiuso. Spennellare con l'uovo messo da parte stemperato con un po' di latte e guarnire con lo zucchero in granella.
Infornare a 220° per una ventina di minuti poi togliere dallo stampo e lascur cuocere ancora una decina di minuti a 200°, direttamente sulla griglia.
Nota a piè di pagina n. 1: la ricetta è tratta - ovviamente - dal ricettario di Sabrine "Fragole a Merenda"; la mia sola aggiunta è la scorza di limone gratttuggiata per profumare ancora di più l'impasto.
Nota a piè di pagina n. 2: questa brioche, morbidissima, che praticamente si prepara da sola, è piaciuta al signor Darcy che se la gusta leggermente tostata, con la marmellata; ha riscosso l'approvazione della Pulce che l'ha portata per merenda a scuola con il cioccolato ("Mamma, per l'intervallo a scuola qualche volta posso portare anch'io una merendina comprata ?") e ha risvegliato anche me.....
Nota a piè di pagina n. 3: la miglior cura contro la pigrizia di questi giorni si è rivelata la solita: la mattina con le mani in pasta, e il pomeriggio nei boschi.
Nota a piè di pagina n. 4: civetta io? solo come animale notturno, intendiamoci bene.... avrei potuto dire "gufo" om"allocco" ma, in entrambi i casi, non mi sembrava carino