“Ma chi me lo ha fatto fare?” mi
sono detta la prima volta che, con le ciaspole ai piedi, ho seguito il signor
Darcy in quella che lui mi aveva presentato come una facile escursione nella
zona del posto magico, ma che si è trasformata
- tra segnavia nascosti sotto la neve, sentieri non percorribili in
inverno e una nevicata fitta che sarebbe stato tanto più comodo ammirare seduti
in poltrona – in una peregrinazione infinita che ci ha visto pranzare all’ora
della merenda
“Ma che cosa mi sono messa in testa di fare?". Questa la domanda che
– immagino come tante – mi sono fatta, la notte in cui è nata la Pulce - desideratissimo ed attesissimo bebè, che si
è preannunciato quando ormai la convinzione era che io fossi un po’ come Elisabetta
“che tutti dicevano sterile” e che se l’è presa comoda anche nel venire al
mondo, senza darsi preoccupazione del fatto che sua madre era quella che si definisce una
primipara attempata e che, in famiglia, è sempre stata considerata una pittima …..
“Ma cosa mi è venuto in mente?” ho sbuffato sabato, alle prese con l’ennesimo passaggio in frigorifero dei
croissant sfogliati, mentre - per l’ennesima volta - consultavo il video in cui il pasticcere dal
simpatico faccione sorridente
sciorinava in francese misure della sfoglia e dettagli sullo smattarellamento…
Già perché lui tra un fase e
l’altra se l’è cavata con un "a bientot"
o, mentre io ho dovuto accordare passaggi, sfogliature,
annessi e connessi, con i compiti della
Pulce, il pranzo e la cena, la spesa da sistemare, la macchina fotografica scarica, il
cielo di colpo scuro per un improvviso ed inatteso temporale che, non solo
ha reso impossibili fotografie decenti, ma mi ha costretto al ritiro non programmato dei panni stesi…..
Però l’escursione è stata completata
e rimane tra i ricordi più belli di un favoloso inverno di quasi dieci anni fa,
la Pulce è nato nonostante la madre
pittima e attempata e i
croissant sono stati sfornati, profumati e sfogliati, sicuramente non perfetti, con un principio di sbruciacchiatura in un cornettino, ma comunque pronti per partecipare alla sfida n. 50 dell'MTChallenge
Ingredienti
(per 6 croissants)
200 g farina 00, W350
110 ml latte
20 g burro ammorbidito a temperatura ambiente
15/20 g zucchero
2 g lievito di birra secco (circa 1/3 di bustina)
5 g sale
2 g aceto di vino bianco
110 ml latte
20 g burro ammorbidito a temperatura ambiente
15/20 g zucchero
2 g lievito di birra secco (circa 1/3 di bustina)
5 g sale
2 g aceto di vino bianco
100 g burro per sfogliatura
Procedimento
Sciogliere in una ciotola piccola lo zucchero ed il sale con il latte e l’aceto;.a parte in una ciotola più grande setacciare la farina con il lievito di birra; unire il burro, gli ingredienti liquidi a quelli secchi ottenendo un impasto grezzo.
Formarte un quadrato (più o meno ....) e avvolgere il panetto lo in pellicola alimentare, lascianodolo poi riposare in frigo per 6 ore.
Formarte un quadrato (più o meno ....) e avvolgere il panetto lo in pellicola alimentare, lascianodolo poi riposare in frigo per 6 ore.
Poco prima di tirare fuori l’impasto preparare il panetto di burro
schiacciandolo tra due fogli di carta da forno, rimettendolo nel frigo mentre si procede a stendere l'impasto.
Stendere l’impasto a circa 6 mm di spessore (...) facendo in modo che sia largo poco più del panetto di burro e alto due volte l’altezza dello stesso.
Stendere l’impasto a circa 6 mm di spessore (...) facendo in modo che sia largo poco più del panetto di burro e alto due volte l’altezza dello stesso.
Mettere il burro su una metà e ..... fate prima a guardare il video di Envie de Bien Manger, leggendo attentamente la spiegazione di Luisa Jane Rusconi.
Dopo i giri tra frigorifero, pieghe e mattarelli, stendere la pasta sul piano infarinato: a me è venuta una sfoglia di circa 20 x 30 cm dello spessore di circa 3-4 mm
Sbattere l’impasto sul piano di lavoro due volte e tagliare 6 triangoli con la base di 10 cm circa (cento misure un taglio, diceva la mia nonna che faceva la sarta), facendoli poi riposare (ancora!) in frigorifero per una ventina di minuti .
Una volta trascorso anche questo riposo, procedere alla formatura dei croissant: fare un piccolo taglio in mezzo alla loro base, aprire leggermente e arrotolare adagio e delicatamente i lembi senza schiacciare l’impasto.
Lasciare lievitare sulla teglia per un’ora i croissant formati, coperti con pellicola alimentare, dopodiché lasciarli riposare in frigiorifero per tutta la notte ( e mi sono riposata anch'io)
La mattina dopo (sveglia presto anche di domenica!!), tirare fuori dal frigorifero i croissants almeno due ore prima della cottura, spennellarli con uovo sbattuto e passato attraverso un colino a maglia fitta muovendo il pennello dal centro del croissant verso l’esterno per evitare che l’uovo faccia attaccare gli strati della sfoglia. Coprirli con pellicola alimentare e lasciarli riposare (ancora !!) per un paio d'ore Prima di cuocerli spennellarli un'altra volta con l’uovo sbattuto.
Lasciare lievitare sulla teglia per un’ora i croissant formati, coperti con pellicola alimentare, dopodiché lasciarli riposare in frigiorifero per tutta la notte ( e mi sono riposata anch'io)
La mattina dopo (sveglia presto anche di domenica!!), tirare fuori dal frigorifero i croissants almeno due ore prima della cottura, spennellarli con uovo sbattuto e passato attraverso un colino a maglia fitta muovendo il pennello dal centro del croissant verso l’esterno per evitare che l’uovo faccia attaccare gli strati della sfoglia. Coprirli con pellicola alimentare e lasciarli riposare (ancora !!) per un paio d'ore Prima di cuocerli spennellarli un'altra volta con l’uovo sbattuto.
Infornare in forno già caldo a 220° C e lasciar cuocere per 10 minuti poi abbassare la temperatura a 200°C e cuocere per altri 5minuti o finché ben
dorati: attenzione a la doratura esterna non nasconda un impasto non ancora cotto (e infatti uno dei croissant è stato sacrificato per accertare la cottura...)
Sfornare e far raffreddare su una gratella per dolci
Sfornare e far raffreddare su una gratella per dolci
Note a piè di pagina n. 1: la farcitura? sì, doveva esserci...avevo pensato alla mia confettura di prugne al profumo di scorza di limone, ma - visti i ritardi e i pasticci - ho preferito, come si dice, andar via liscia....
Nota a piè di pagina n. 2: perchè metà dose? perchè vista la complessità mi sono detta che almeno avrei limitato i danni in caso di fiasco completo
Nota a piè di pagina n. 3: perdonate le foto (pessime), le infinite imperfezioni (la virtù principale che Luisa Jane richiede per questa preparazione è la pazienza che - sicuramente - non è una delle mie doti e questo mese prevedere un secondo tentativo era impossibile).......