sabato 24 maggio 2014

Pomeriggio di quasi vacanza

Il post  di accompagnamento a questa  ricetta era già scritto, ma - un po' come capitava  ai tempi in cui ero una brava studentessa dalla penna scorrevole e scrivevo il tema e lo  rimaneggiavo in corsa nel trasferimento dalla brutta al famoso foglio protocollo -   l'ho buttato nel cestino.
Era - diciamolo francamente - un po' lamentoso e non rispondeva in nulla al mio spirito di oggi, influenzato dalla elettricità del temporale scoppiato all'alba e reso irrequieto da uno dei tanti scontri che segnano queste giornate lavorative tese e complicate.
Nel pomeriggio, sistemate anche quelle scartoffie che era stato impossibile chiudere prima,  ho riordinato la scrivania e spento il  pc e ho strisciato il badge non per tornare a casa nel mio raro pomeriggio quasi libero e trasformarmi nella colf, ma per andare a prendere la Pulce all'uscita pomeridiana da scuola e portarlo a mangiare il gelato "in città". Dieci minuti di autobus di linea (la mia patente è  una decorazione al merito, bella, ma inutile)  e ci siamo lasciati alle spalle il grigio paesotto dove sono  il mio ufficio, con il suo carico di preoccupazioni, e la sua scuola piena di lettere, numeri e cartelloni.
Una coppetta a tre gusti, scelti dopo lunga meditazione, un'occhiata al mio negozio di scarpe preferito per scegliere un paio di sandali (che non ho comprato), le chiacchiere  della Pulce che mi ha  confidato che - essendo un maschio - ha diritto a una t-shirt mimetica, la piazza dove quando ero ragazza si teneva anche il mercato e che ora è il salotto buono, sul quale si affacciano balconi fioriti in un'eplosione di colori che  mi è sembrato di vedere solo oggi, una sposa elegantissima sul lungolago, una vela azzurro turchese che scivolava silenziosa, quasi irreale e un unico acquisto per me:  una cassettina di fragole tentatrici, che spero dolci come quelle già  comprate la scorsa settimana e trasformate in questa banalissima marmellata, o meglio

CONFETTURA DI FRAGOLE



Ingredienti
 1 kg di fragole
600 grammi di zucchero
mezzo limone

Procedimento
Lavare e modare le fragole, tagliandole a pezzetti abbastanza piccoli. Unire, per ogni kg di fragole, 600 grammi di zucchero e  il succo di mezzo limone.  Cuocere a fuoco medio, eliminando man mano la schiuma, fino a che la marmellata ha raggiunto la densità desiderata (o per intuito felice o con la solita prova della goccia di marmellata sul piattino). Passare con il frullatore a immersione per rendere la marmellata più uniforme; a me però piace trovare qualche pezzetto di futta e quindi ho tenuto da parte qualche cucchiaio di marmellata non frullata e l'ho aggiunta al resto, prima di invasare e sterilizzare.


Nota a piè di pagina n. 1: una foto della città non c'è...ero senza macchina fotografica: ognuno la immagini come vuole.

Nota a piè di pagina n. 2: visto come sono brava in matematica? speriamo che la Pulce in questo abbia preso da suo padre che con i numeri ha maggiore dimestichezza.

Nota a piè di pagina n. 3: la maglietta mimetica per la Pulce non l'abbiamo trovata, ma una verde militare con un teschio (orrenda) sì: di solito sono abbastanza teutonica, ma  - ogni tanto - va accontentato anche lui........

Nota a piè di pagina n. 4: le fragole della foto iniziale, però, non sono quelle comprate; sono poche, non bastano per la marmellata, ma sono dolcissime e vengono dall'orto della nonna. Le piantine che l'anno scorso erano l'uovo di Pasqua del sig. Darcy sono cresciute!

12 commenti:

  1. Non c'è nulla di più bello del concedersi ogni tanto un fuori programma, ritagliarsi un momento in cui fare qualcosa che esce dalla routine, solleva lo spirito, fa vedere le cose in maniera diversa, ci fa sembrare di essere quasi in vacanza.
    Bello e dolce il racconto del vostro pomeriggio, come belle e dolci saranno state sicuramente le fragole della tua confettura, su quelle dell'orto della nonna non ho nessun dubbio, si vede dalla foto quanto sono buone.

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    1. In questo periodo in cui il tempo per me è pochissimo devo far tesoro di tutte le piccole cose e anche due ore strappate all'ufficio e rosicchiate ai mestieri sembrano quasi un colpo di testa; ma sono importanti per "sopravvivere"!
      Claudette

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  2. I momenti di pausa inaspettata sono i più belli. Come bigiare a scuola!
    Il gelato in città, il lago e la passeggiata tra le vetrine è un po' che non me la concedo ma il cestino di fragole si. La tua confettura non è banale. Banale è il vasetto che si acquista di corsa al super perchè si deve far in fretta e la colazione vuole confetture e zuccheri. Una confettura casalinga è un dono speciale, il bacio del risveglio al mattino.... brava....
    Nora

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    1. Vuol dire che mi sto prendendo adesso le rivincite sui tempi di scuola quando ero così seria che non bigiavo ( forse una volta sola?)
      Claudette

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    2. Mi sa che ci somigliamo anche in questo! Non credo di avere mai bigiato e, anche quando copiavo, facevo di tutto per essere beccata.....
      :-)
      Nora

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    3. Mi sa che ci somigliamo anche in questo: credo di non avere mai bigiato.
      Pensa che nemmeno riuscivo a copiare, facevo di tutto per farmi beccare....
      :-)
      Nora

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  3. Brava! Dobbiamo proprio tirare il fiato ogni tanto, fa bene a noi e anche ai nostri cuccioli... e poi si è così rilassate che si chiude pure un occhio sulla maglietta "dark"!

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    1. Infatti, i desideri " da grande" della Pulce mi hanno fatto così sorridere che era quasi impossibile resistere!
      Claudette

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  4. Ecco, torno da fare la spesa ora e cosa mi ricordo? Che non ho preso le fragole per la marmell... pardon, confettura

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    1. Ne vuoi un po'?l'orto produce, anche se a rate ....
      Claudette

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  5. Un pomeriggio cosi ripaga!!!
    Belle le fragole e la confettura non è mai banale, è buona e sana, è gioia per gli occhi e per il palato!
    Un bacio, Cri.

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  6. Piace anche a me trovare i pezzetti di frutta vera nella marmellata. Anche se credo non sia la sola cosa che abbiamo in comune. Un abbraccio, cara Claudette. E' stato il profumo di fragole a portarmi fin qui...

    Sabrine

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