giovedì 23 giugno 2011

Finalmente!


E' arrivata l'estate, finalmente!
Finalmente al mattino quando faccio colazione, prestissimo, da sola, nella cucina ancora silenziosa e in ordine, posso godere della vista del cielo già chiaro, degli alberi che svelano, pian piano, ciascuno la sua sfumatura di verde;  quando, poco dopo - meno romanticamente - ritiro la biancheria asciutta  e il lago  brilla con la prima luce, so che nel giro di poco più di un'ora il terrazzo sarà già inondato di sole.
Finalmente hanno avuto pieno diritto di soggiorno nel mio armadio la gonna da “alga”, leggera e svolazzante, che mimetizza le “larghezze” e nasconde le gambe color mozzarella, il vestitino da bomboniera verde e azzurro pastello e quello nero quasi vintage (era di mia madre, fine anni sessanta) che, come al solito, non metterò mai perchè non ci sarà nessuna occasione, la gonna color champagne a pois bianchi, comprata l'estate dopo la nascita della Pulce e con cui mi sento più giovane (o meno vecchia....)
Finalmente posso mettere da parte la serie di ballerine blu, grigie, nere e sfoggiare i miei sandali nuovi....Peccato poterne portare solo un paio per volta, perchè, quest'anno - per sfida alla sorte - mi sono sbizzarrita: vertiginosamente alti con la zeppa di sughero, raso terra  "alla schiava", come diceva mia madre, di tela a righine colorate, blu e molto bon ton in previsione del matrimonio di mio fratello.
E, finalmente, l'estate è arrivata anche in cucina: non preparo una torta salata con pomodorini e erbe aromatiche per vincere il grigiore di un pomeriggio di pioggia, ma un sugo fresco e profumatissimo che, in casa mia, segna veramente l'arrivo dell'estate!
La ricetta originaria si chiama "sugo in rosa", ma siccome lo  abbiamo assaggiato la prima volta a casa di una carissima amica dei miei genitori, a cui noi fratelli eravamo così affezionati da chiamarla zia, ormai è noto, nel nostro "lessico famigliare", come

SUGO DELLA ZIA PAOLA

Ingredienti (per 6 persone)

  •          15 foglie di basilico
  •          10 olive verdi snocciolate
  •          10 olive nere snocciolate
  •          1 pizzico di origano
  •          1 cucchiaio di capperi sott’aceto
  •          2 cucchiai colmi di grana grattugiato
  •          1 vasetto di yogurt naturale (125 g. assolutamente non zuccherato)
  •          8 cucchiai di olio extravergine di oliva
  •          200 di pomodorini ciliegini (ma vanno bene   anche i perini ben maturi)
  •          sale  e pepe


Procedimento


Mettere basilico, olive nere e verdi, capperi, basilico, origano, pomodori e olio nel frullatore;  frullare per pochi minuti; aggiungere il grana e aggiustare di sale (e di pepe se piace). Aggiungere lo yogurt e frullare ancora.
Il risultato è una salsa molto morbida (che non ha il colore arancione della foto, ma è più rosata) con cui condire la pasta ben calda (perfette le penne o comunque pasta corta).
Se l’idea dello yogurt spaventa, lo si può sostituire con 150 grammi di ricotta; la salsa i nquesto caso  ha un sapore più delicato.

Attenzione!
Molti degli yogurt naturali in commercio sono leggermente zuccherati e  vanno evitati nella preparazione di questo sugo, esattamente come gli yogurt alla frutta: mia madre per sbaglio aveva usato uno yogurt all’ananas: il risultato è stato immangiabile!

Dedicato a .... mia sorella: la Pulce lo chiama “il sugo della zia Paolina”, riferendolo - appunto - a mia sorella e non alla  zia Paola della mia infanzia, vera signora d’altri tempi e perfetta padrona di casa..... ma questa è un’altra storia.

Precisazione: difficilmente in questo blog si vedranno foto  con la pasta ben "agghindata"  e condita nel piatto, perchè se mi metto a fotografare prima di servire in tavola, cercando la luce giusta e la composizione perfetta, si mangia tutto freddo.....



3 commenti:

  1. Adorabile la descrizione del risveglio al mattino..la quiete prima dell'inizio giornata!
    Per non dire della gonna!
    Ciao e buona fine giornata,Monica

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  2. Estando pela primeira vez no seu blog amei sua postagem ao amanhecer.
    Realmente muito bela ,,também já peguei sua receita vamos espantar o frio do Brasil.
    Um beijo no coração,Evanir.

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