mercoledì 9 novembre 2011

Dopo il rosso acero, giallo zucca!

Questo è il cielo di stamattina , poco dopo le  sette e per fortuna che prima di andare al lavoro (che peraltro nel complesso mi piace) posso riempirmi gli occhi di questa luce e di questi colori perchè, che piova o ci sia il sole, che sia caldo o freddo, per quattro stagioni e dodici mesi all’anno quello che si inquadra da una delle finestre del mio ufficio è grigio, desolatamente grigio.
Non va molto meglio dall’altra finestra dalla quale  riesco a veder sporgere dalla  cancellata che circonda il giardino della casa di fronte, una fronda di abete e la cima di un melograno, l’unico che mi dà il segno del succedersi delle stagioni con i  fiori scarlatti, le foglie lucide e i frutti che spiccano adesso tra le foglie gialle e che  nessuno raccoglie e cadono sulla strada.
E’ vero che così non ci sono distrazioni (in realtà non ci sarebbero lo stesso perchè le finestre sono alle  mie spalle) , ma vorrei - come altre colleghe – vedere  anch’io un angolino di cielo, un ritaglio di verde, una punta di montagna. Solo sul pianerottolo della scala c’è un finestrino di una spanna per tre da cui si inquadrano in un colpo solo, come in una cartolina, cielo, verde e montagna, ma è questione di un attimo, il tempo di passare per arrivare in ufficio al mattino e di risalire dopo la pausa pranzo.
In questi giorni poi, grigi per le  nuvole e per la pioggia, con i neon accesi tutto il giorno, perchè anche il soffitto è grigio (scuro), grigi per i ricordi che si addensano, grigi per le delusioni, grigi per l’ambiente che in ufficio si è creato negli ultimi tempi, ancora più grigi se paragonati a quelli – inondati di luce -  appena trascorsi in montagna – non posso che desiderare i colori.
E allora stivali neri e vestito grigio, ma ombrellino giallo in tinta con la
Crema di zucca

Ingredienti
Le dosi sono "a stim" come si dice dalle mie parti, dato che non so esattamente quanto pesi la polpa che si ricava da mezza zucca (ovviamente dipende dalla zucca). Quella che ho usato pesava  - intera - circa 2 kg.
  • mezza zucca
  • 1 patata più piccola che media
  • mezzo porro (metà della parte bianca)
  • 2 fettine di speck
  • qualche filo di erba cipollina
  • olio
  • sale
  • dado granulare
 Procedimento


Tagliare a spicchi la zucca, togliere accuratamente la scorza, riducendo poi la polpa a pezzi più o meno della stessa grossezza; sbucciare e tagliare a pezzetti la patata. Lavare le verdure.
Pulire il porro, tagliarlo a rondelle sottili e farlo rosolare  in 2 o 3  cucchiai di olio; aggiungere la zucca e la patata e far insaporire. Coprire a filo di acqua, aggiungendo un po’ di dado granulare  e far cuocere a fuoco basso fino a che zucca e patate sono morbidissime.
Passare con il frullatore a immersione fino ad ottenere una crema vellutata; se è troppo densa aggiungere un po’ di acqua o di brodo, valutando se sia già sufficientemente saporita o meno.
Prima di servire, tagliare lo speck a striscioline, e farlo rosolare senza condimento in un padellino antiaderente.
Servire la zuppa ben calda con le striscioline di speck croccante e l’erba cipollina tagliata a pezzettini.


Nota a piè di pagina n. 1
Perchè la crema  venga bene è ovviamente fondamentale che la zucca sia di buona qualità; mia sorella mi ha procurato delle piccole zucche piacentine perfette per colore, consistenza e dimensioni (con metà  ottengo 4 porzioni di crema).

Nota a piè di pagina n. 2
La patata serve ad addensare la crema, evitando l’uso di besciamella o panna che la renderebbero certo più raffinata ma meno .... light. Si può usare anche un pugno  di riso, da far cuocere insieme alle verdure.
Un po' più difficile capire a che cosa serva il batticarne nella foto: non essendo particolarmente forzuta, per tagliare la zucca uso martello e scalpello o - meglio - coltellaccio e batticarne.

Nota a piè di pagina n. 3
La ricetta è stata adattata, sempre per esigenze di tempi, rispetto a quella che mi ha passato la cugina L. e che prevede un più accurato “rosolamento” di tutte le verdure e l’aggiunta dello speck a cubetti  nella crema. A me striscioline e erba cipollina piacciono anche per l’effetto cromatico. L’altra sera non avevo a disposizione speck affettato per cui mi sono piegata all’idea dei cubetti.

Nota a piè di pagina n. 4
Quattro anni fa  - e mi sembra un secolo - per il battesimo della Pulce avevo indossato, su una gonna ovviamente nera, una bellissima giacca color giallo zucca, ma allora avevo quattro anni meno e l’esuberanza orgogliosa di una mamma tardiva....

8 commenti:

  1. certo che in queste giornate autunnali un piatto così serve davvero a tirarci su...complimenti per le belle foto della preparazione!

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  2. noi adoriamo la zucca...io personalmente la metto ovunque sotto qualsiasi forma.
    Proverò la tua ricetta che mi sembra proprio buona.
    buona giornata
    nunzia

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  3. Io ho anche una giacca verde che indosso con pantalone nero..che dici ci si potrà incontrare?!!
    Stasera si cucina crema alla zucca Ok!
    A presto,Monica

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  4. Che meraviglia di foto, di colori, di ricette!!
    Un caro saluto, Claudia

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  5. Adoro la zucca, e mi piacciono molto le creme di verdura!
    Anch'io per certe zucche "ostinate" uso batticarne e coltellaccio...

    Mi sono stampata quella tua ricettina dei panini-brioscine, appena ho un po' di tempo li provo e ti faccio sapere com'è andata...
    A presto!

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  6. Ciao Claudette, mi tocchi sul vivo con la zucca! Ho passato il periodo giallo e postavo una ricetta dietro l'altra...grazie per essere passata. Un abbraccio, Pat

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  7. Finalmente ho trovato il tempo per preparare i panini...sono piaciuti a tutti, promossi!
    Grazie per la ricetta!

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  8. adoro la crema di zucca e la faccio spesso in casa.non avevo mai messo lo speck da provare

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