Venerdì della scorsa settimana, mentre guardavo sconsolata le vetrine, pensando come Falsataff che anch'io una volta ero "sottile, sottile, sottile", mi sono domandata: ma le mie coetanee sono tutte perfette? Hanno tutte taglia da mannequin come avrebbe detto la mia nonna materna che faceva la sarta?
E' vero, non entro più nel mio abito da sposa, non sembro Audrey Hapburn e l’età e la maternità hanno fatto sì che il punto vita attuale non sia quello di Rossella O’Hara e il lato B non sia quello di Pippa, ma non devo ricorre a taglie con la X e sono meno rotonda della signora Merkel. .
Ma nelle vetrine cittadine che ho perlustrato, prima dell’appuntamento dal dentista, alla ricerca di qualche capo invernale, io che mi sento più a mio agio con gonne di una certa lunghezza, che evito tutto ciò che è attillato o che comunque “segna” ed evidenzia la rotondità che una volta non c'era, che ai leggins preferisco pantaloni stile anni ’40 morbidi e ampi perchè nascondono quello che c'è di troppo, che punto – anche per carattere - su colori sobri, ho visto sfilate di fasciatissimi pantaloni bianchi, panna e color cammello, un discreto numero di gonne (molto) corte, abitini di maglia, lunghi cardigan elasticizzati che, indossati, mi starebbero come il budello della salsiccia.
Sono tornata a casa con la faccia di una che è stata dal dentista e con due sottogiacca: uno, ovviamente, nero e l’altro, per stare in tema autunnale, color .... foglia d’acero, tinta che mi piace nell’abbigliamento e anche in cucina, declinata in tutte le sue sfumature, come in questa profumatissima gelatina di mele cotogne che ho preparato, secondo la ricetta de lospaziodistaximo, per utilizzare una parte delle mele cotogne avanzate dalla marmellata.
Gelatina di Mele Cotogne
Ingredienti
per 1 kg di succo di mele
700 grammi di zucchero
il succo di 1 limone
Procedimento
Come già detto per la marmellata di mele cotogne, lavare le mele, eliminando bene la peluria che le ricopre. Tagliarle in quarti, togliere il torsolo metterle in una pentola coprendole, a filo, di acqua. Mettere sul fuoco e lasciare bollire per 1 ora. Rivestire uno scolapasta con un telo di cotone (io ho usato un colino a maglie fitte, rivestendolo con un classico "canovaccio") e versarvi il contenuto della pentola di mele raccogliendo il succo in un altro recipiente. Non schiacciare le mele ma lasciare filtrare per tutta la notte (io però ho ripiegato gli angoli dello strofinaccio sopra le mele e ho messo sopra al "pacchetto" così ottenuto 2 batticarne). Il giorno seguente raccogliere il succo in un barattolo a chiusura ermetica e metterlo in frigorifero per far depositare eventuali sedimenti residui (non l'ho fatto perchè il mio succo è filtrato per 24 ore anzichè per una notte e tutte le impurità si erano comunque depositate).
Pesare il succo e per ogni chilogrammo aggiungere lo zucchero e il succo di limone. Mettere in una pentola, mescolare per sciogliere lo zucchero, poi mettere sul fuoco e fare bollire a fiamma vivace fino al raggiungimento della consistenza giusta.
Dato che era la prima volta che mi dedicavo a questa gelatina, non avevo idea del tempo necessario per raggiungere lo stadio "gelatina": dopo mezz'ora di bollitura, lasciato raffreddare, il succo aveva raggiunto la consistenza di uno sciroppo; è stata necessaria un'ulteriore fase di bollitura di circa venti minuti per avere una trasparente gelatina di un meraviglioso colore, che non ha niente a che vedere con il colore della mela cotogna e della marmellata preparata quindici giorni fa.
Nota a piè di pagina n. 1: a causa del complesso lavoretto del dentista anche sulla mia mandibola è comparso un ematoma che ha assunto - tra i tanti - anche il colore foglia d'acero (scuro).
Nota a piè di pagina n. 2: l'altro ieri ci ho riprovato: altro giro, niente compere, se non un paio di scarpe definite "charleston", tanto sfiziose quanto poco invernali.
Nota a piè di pagina n.3: un ringraziamento speciale allo "spazio di Staximo" che ha inserito il mio giovanissimo blog nella lista dei FoodBlog Italiani.
Bella anche da vedere questa gelatina...
RispondiEliminaA proposito di acquisti, io sono in crisi per le scarpe, non riesco a trovarne un paio che sian comode, che mi piacciano e che stiano bene con tutto...chiedo troppo?
Sorrido,ti vedo e mi immagino!Stessa faccia sconsolata ma che poi passa!
RispondiEliminaFelice settimana Monica
Pensa che proprio questa sera ho preso un vasetto della mia marmellata di cotogne per la colazione di domani... la gelatina è squisita. Brava. Anche per l'immagine della salsiccia. Molto divertente.
RispondiEliminaAvrei potuto scriverle io queste parole( non così bene però). Il mio stato sarà forse da addebitare al fatto che é proprio questa la marmellata che prediligo insieme a quella di arance amare ed ho smesso di rinunciare atante cose buone?
RispondiEliminaUn abbraccio, Nicole
..ops ..gelatina..
Per Lolle:
RispondiEliminaEcco le scarpe sono l'unica cosa che trovo senza problemi anche se trovare qualcosa che vada bene con tutto non è sempre facile, soprattutto per la stagione invernale.
Per Monica:
Allora non sono la sola!
Per Nora:
Benvenuta nella mia cucina (che geograficamente non credo sia molto lontana dalla tua)
Per Nicole
Anche a me piace molto la marmellata di arance amare! Grazie per i complimenti.
Che buona che deve essere questa gelatina!!!
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