Avete in mente la scena del film “Ragione e sentimento” in cui le sorelle Dashwood, durante il ballo londinese, entrano nella saletta in cui si trovano Willoughby e la sua ricchissima fidanzata la quale, girando appena la testa, le squadra dall’alto in basso, ne giudica con una sola occhiata gelida l’abito da sera e le definisce sprezzantemente conoscenze campagnole di Willoughby ?
Ecco, ci sono persone il cui sguardo mi fa sentire subito fuori posto: la gonna che mi sembrava così elegante è all’improvviso troppo stretta o troppo corta, con il vestitino blu a pois bianchi che mi era parso così grazioso e adatto un battesimo con rinfresco in giardino mi sento troppo formale in mezzo a tutti gli invitati in jeans, l’abito di maglia acquistato perché sicura che scivolasse senza sottolineare, di colpo mi pare evidenzi il rotolino malandrino, gli orecchini scelti con cura al mattino mi sembrano insignificanti o, viceversa, le calze colorate che spezzano la monotonia del nero, troppo vistose.
In mezzo alle mamme perfettamente abbigliate, truccate e ingioiellate che salutano i loro pargoli mentre io do una bacio alla Pulce nell’atrio della scuola mi sento l’impiegata trascurata e trafelata, di fronte al Principe sono la sorella campagnola, chiaramente fuori moda; quando, al lavoro, entro nell’ufficio personale, l'occhiata della mia collega che ha sempre l'accessorio giusto mi fa subito pensare che, perlomeno , ci sia una smagliatura nella calza nera….
Mi sento la mela renetta, un po' asimmetrica, con la buccia ruvida e di un colore indefinito in mezzo al cesto di mele rosse perfette, lucide e lisce.
Però le mele renette sono quelle giuste per questa torta, quelle rosse no invece, non vanno bene perchè non si cuociono ….
Torta di mele per donne imperfette
Ingredienti
500 grammi di mele renette (3 piccole)
220 grammi di farina
3 uova
120 grammi di zucchero
100 grammi di burro
1 bustina di lievito in polvere
mezzo bicchiere di rum
latte q.b.
latte q.b.
una manciatina di pinoli
cannella in polvere
zucchero a velo
zucchero a velo
Procedimento
Sbucciare le mele, tagliarle a fettine sottili e bagnarle con mezzo bicchiere di rum, lasciandole macerare per un'oretta in una ciotola. In una terrina ampia sbattere i tuorli con lo zucchero fino a che sono belli chiari, aggiungere il burro fuso tipeido e poi, a cucchiaiate, la farina setacciata con il lievito, mescolando bene; se è troppo asciutto, ammorbidire l'impasto con un po' di latte. Incorporare le mele, il rum in cui sono state a macerare, da ultimo, senza smontarli, gli albumi montati a neve e un bel pizzico di cannella. Amalgamare e versare in una tortiera rotonda (24 cm di diametro) imburrata e spolverizzata di pan grattato. Cospargere la superficie con i pinoli.
Cuocere in forno a 180° - 200° per tre quarti d'ora facendo comunque la solita "prova stecchino" (che deve uscire asciutto).
Servire la torta fredda e cosparsa di zucchero a velo
Nota a piè di pagina n. 1: se siete di corsa come me, va bene lasciar macerare le mele anche solo il tempo necessario per la preparazione dell'impasto; la torta sarà meno profumata, ma è buona ugualmente
Nota a piè di pagina n. 2: non parliamo poi di quando mi trovo con mia cognata (la moglie del Principe) che, oltrettutto dalla sua, ha anche l'età ......
Nota a piè di pagina n. 3: il rimedio? tailleur nero d'ordinanza e un lavoro che mi porta a stare soprattutto dietro le quinte .... ma ogni tanto le calze colorate, che piacciono al signor Darcy, che divertono la Pulce e che lasciano perplessi i miei colleghi, le metto lo stesso.......