domenica 5 maggio 2013

Stivali, ballerine e asparagi


Fino al quaranta de masc se mola minga i strasc, dice il proverbio nostrano che mi lasciava perplessa quando ero bambina (ma come il quaranta di maggio?). E' meglio quindi che io mi rassegni e lasci perdere di  pensare a merende sui prati dietro casa, all'acquisto dei fiori per il balcone o delle scarpe leggere col tacchetto che slancia.
Sarebbe più serio pensare a  noleggiare un’arca, come quella di Noè per imbarcarmi  con la Pulce e il signor Darcy, il canarino Ulisse e Polifemo il pesce rosso, gli ultimi libri ritirati in biblioteca e  una congrua quantità di matassine di moulinè di ogni sfumatura per  i ricami destinati a tutti i miei nipotini in arrivo.
Forse sarebbe ancora più serio pensare a dotarmi di un paio di stivali da pioggia, magari rosso fuoco, come quelli della Pulce: eviterei di arrivare in ufficio con i pantaloni  - rigorosamente blu -  bagnati fin sotto il ginocchio e le ballerine - altrettanto rigorosamente blu - che imbarcano acqua e  fanno sguisc sguisc, come è successo l'altro giorno.
Il risultato della giornata è stato un paio di ballerine defunte, i miei piedi con sfumature blu (non solo per il freddo) e un mazzo di asparagi che ha cambiato destinazione: non la terrina di  asparagi, ricotta e pane nero  che Sabrine ha proposto pochi giorni fa, ma la sua vellutata di fave e asparagi  alla quale da un po' facevo la corte: sapori e colori di primavera che mi hanno scaldato  il cuore e riconciliato con la primavera di quest'anno, che sembrerebbe autunno se non fosse per la brillantezza di smalto dei colori.

 INGREDIENTI
(le dosi riportate sono quelle di Sabrine; io le ho dimezzate, 
ma ho fatto male perchè ne avrei gustato un secondo assaggio)

1 mazzo di asparagi (in realtà la mia era asparagina)
4 pugni di fave fresche
1 porro (che io ho omesso perchè il signor Darcy non ama il sapore dolce dei porri)
1 scalogno grande
un rametto di timo fresco (freschissimo perchè viene dalla pianta sul balcone!)
3 cucchiai di olio extra vergine di oliva
un litro di brodo di pollo 
(sostituito con brodo di dado granulare perchè avere il brodo di pollo pronto non è cosa da tutti i giorni)
sale e pepe

PROCEDIMENTO

Pulire le fave, lavarle e buttarle in un pentolino di acqua bollente per qualche minuto (Sabrine dice 3 ma io non sono mai precisa); quindi scolarle, passarle sotto l'acqua fredda e togliere le pellicina.
Pulire anche gli asparagi, lavarli  e tagliarli a tocchetti 4-5 cm, tenendo da parte le punte.
Pulire lo scalogno  e affettarlo sottile (idem per il porro se lo si usa). Rosolare nell'olio scalogno, asparagi ( e porro) in una pentola con i bordi alti, aggiungendo il brodo a filo quandole verdure sono sul punto di attaccarsi. Far bollire per 5 minuti, quindi aggiungere le punte degli asparagi e le fave sbollentate e mondate. Far bollire ancora per una decina di minuti al massimo, aggiungendo altro brodo se è necessario.
Aggiustare di sale (il pepe qui non è di moda), aggiungere le foglioline di timo e ridurre in crema con il frullatore a immersione.
Sabrine consiglia di lasciar riposare un po' perchè le creme di verdure migliorano se preparate in anticipo: il "riposo" per me è durato un quarto d'ora, dato che giocare d'anticipo in settimana per me è difficile. Comunque  la vellutata è stata apprezzata anche senza riposo e senza le punte d'asparago  e le favette decorative, che avevo coscienziosamente tenuto da parte, ma che  mi sono mangiata mentre apparecchiavo la tavola.


Nota a piè di pagina n. 1: scartata la soluzione "Arca di Noè" e tenuto conto che  gli stivali da pioggia, specie se rossi,  susciterebbero i pettegolezzi dei miei colleghi, abituati alla mia noiosa sobrietà, forse la soluzione migliore sarà  tenere in un armadio segreto in ufficio anche un paio di ballerine di ricambio.

Nota a piè di pagina n. 2 : una precisazione sull'asparagina, che non è la pianta d'appartamento d'altri tempi, quella ricadente, tristissima e verdolina,  che una volta faceva (bella) mostra di sè sui pianerottoli; qui nel nord piovoso - non so altrove - vengono etichettati come asparagina gli asparagi di seconda scelta, quelli un po' più piccoli e magrettini.
 




23 commenti:

  1. Qui e` appena iniziata la stagione degli asparagi bianchi e finalmente ha smesso di piovere.....domani provo con le ballerine!
    farncesca

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    1. Ci ho provato anch'io, con esiti alterni per tutta la settimana!
      Claudette

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  2. NO cara Claudette: io voto per gli stivali ROSSO FERRARI e per sbalordire tutti i tuoi "noiosi" colleghi d'ufficio. io voto per essere notati e non dimenticati, e se poi batti per 3 volte i tacchi degli stivali.... chissà che non ti ritrovi in un mondo incantato!!!!
    mai dimezzare le dosi, questo l'ho imparato anche io a mie spese, magari meglio raddoppiare: un bel bis non si disdegna mai, soprattutto di queste cremine!!! saluti alla pulce, al sig. darcy e a tutti i nipoti in arrivo!
    baci
    Sandra

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    1. Dici che devo osare e al diavolo i colleghi? la sobria Claudette cambia faccia e osa stupire? chissà, magari un blog ha anche questo effetto!
      Claudette

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  3. Ma, qui tra un po' si fa la polenta...
    Anch'io voto per gli stivali scarlatti e pure per l'asparagina, che sarà anche di seconda scelta ma la preferisco!

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    1. Allora due voti per gli stivali....inizio a farci un pensierino!
      E che cos ami dici degli asparagi selvatici? io non li so vedere, ma mia suocera a volte ne trova e finiscono in saporitissime frittate o nel risotto.
      Claudette

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  4. Grazie per essere passata dal mio blog.....Stivali o non stivali, forse sarebbe bene che tornasse il sole, almeno risolveremmo i problemi di scarpe. Complimenti per la tua ricetta!
    Un salutone Susy

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    1. I complimenti vanno girati a Sabrine di "Fragole a merenda" a cui ho rinviato, io l'ho adattata alle esigenze di casa!
      Claudette

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  5. Aaaaah che bello oggi piove! Ci voleva un po' di acqua! Dopo questi due giorni di sole! Ahahahah No non sono impazzita...era solo per ridere un po' :D
    Io gli stivali di gomma rossi ce li ho, non sono proprio rosso fuoco, sono scozzesi...cioè con disegno tartan ( e probabilmente made in china)
    Fanno un sacco di modellini carini e danno la garanzia del piede asciutto e della gamba del pantalone salva! (osa! Così stupirai i grigi colleghi ;) )
    Continua anche la stagione delle zuppe che scaldano gli animi infreddoliti, ma io comincio ad aver voglia di insalate! eheheheh
    Buon weekend (ci hanno promesso il bel tempo!)

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    1. E siamo a tre voti per gli stivali!
      Weekend di bel tempo, in effetti, dedicato all'acquisto dei fiori per il balcone, ma in settimana pioggia ancora, così almeno in ufficio non avrò la tentazione di guardare il cielo azzurro, ma solo il monitor del pc!
      Claudette

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  6. Quest'anno stiamo raccogliendo pochissimi asparagi perchè quando arriva il momento di uscire piove sempre! :( Che barba! Che noia!
    Io li adoro e il tuo piatto è splendido!
    Un bacio grande cara Claudette!

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    1. Piatto splendido per merito di Sabrine (Fragole a merenda)!
      Claudette

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  7. Santo cielo, se penso che dalla pubblicazione del tuo post è passata già una settimana e ancora non si sa se riporre l'ombrello, mi viene la depressione... certo però che i vecchi proverbi non sbagliano mai!
    Io me li sono comprati gli stivali di gomma, anche se non sono rossi, li uso il mattino presto quando porto fuori la mia Smilla: niente piedi annegati!(non scarterei l'idea, al diavolo i colleghi noiosi!)

    Che dire della ricetta... io adoro gli asparagi e questa crema sembra davvero deliziosa!

    p.s. l'idea dell'arca non è niente male...

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    1. Quattro voti per gli stivali: in settimana vado a comprarli, alla faccia dei miei colleghi!
      E se piove ancora, noleggio anche l'arca di Noè: ti imbarchi anche tu?
      Claudette

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    2. Volentieri!!

      p.s. ho preparato la crema di asparagi... davvero squisita!

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    3. Mi fa piacere che ti sia piaciuta: Sabrine di Fragole a merenda ha preso....due piccioni con una velluata di fave (e asparagi)!
      Visto che qui il diluvio prosegue mi sa che l'arca partirà presto....
      Claudette

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  8. Ciao carissima! Sinceramente non so andar per asparagi, dopo che i nostri amici mi hanno raccontato che si potrebbero fare incontri ravvicinati con... bisce e serpentelli vari, preferisco che me li regalino:) Ho visto la tua splendida vellutata, sarà nei miei pensieri, la prossima volta che mi capitaranno degli asparagi sotto mano, ciao!

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  9. ahahah anch'io mi mangio le "decorazioni" prima di andare in tavola :D
    mi ero persa questa splendida vellutata, meno male che l'ho vista perché sono proprio queste le ricette che mi piacciono! e la tua cocottina gialla è deliziosa :)
    ps1: ancora piove... uffa!
    ps2: ho visto che hai lasciato un secondo commento al mio ultimo post, però per qualche motivo misterioso non si pubblica... comunque volevo dirti che l'ho letto, grazie!

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    1. Quando si torna dal lavoro e ci si mette ai fornelli mi sa che siamo in tante a sgranocchiare...
      La vellutata di Fragole a merenda è veramente splendida: provala,con o senza decorazioni, il meteo è propizio!
      Claudette

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  10. sempre io... sono stordita, sì che c'era il tuo commento!
    ciao e buona domenica :)

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  11. Cara Claudette,
    due computer a volte valgono meno di uno solo... soprattutto se la posta che si scarica automaticamente nel primo, non la si ritrova nel secondo, e il primo si riprende in mano solo a mesi di distanza. Insomma, per dirla in estrema sintesi: sono imperdonabile! Scusami tanto se commento solo ora questa tua ricetta - e con un paio di occhiali di fortuna, per cui magari ci scappa pure qualche refuso... - ma la tua bella mail era rimasta nascosta. Però, anche se la primavera è già passata portandosi via anche gli asparagi, non voglio rinunciare a ringraziarti qui, per la fiducia data a una ricetta di Fragole a merenda. E, felice che ti si piaciuta, corro a metterla nella pagina dedicata alle mie ricette nelle cucine degli altri! ancora grazie e un abbraccio,

    sabrine

    PS: capita anche a me di avere i piedi del colore delle ballerine, girando perennemente senza calze, anche sotto il diluvio...

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    1. I commenti in ritardo sono i più graditi, come un piccolo regalo inaspettato e senza motivo. Quando poi il commento arriva da te, cara Sabrine, è ancora più piacevole leggerlo.
      La vellutata di asparagi e fave, replicata più volte, è stata apprezzata non solo in famiglia, ma anche da un ospite ipercritico. Adesso tocca - ed era ora - a ricette estive e ti sono debitrice per la tecnica di cottura delle melanzane che finiscono nel ripieno della mia torta salata e che ho copiato dal tuo "caviale di melanzane".
      A presto, finalmente senza pioggia...
      Claudette

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  12. Cara Claudette,
    due computer a volte valgono meno di uno solo... soprattutto se la posta che si scarica automaticamente nel primo, non la si ritrova nel secondo, e il primo si riprende in mano solo a mesi di distanza. Insomma, per dirla in estrema sintesi: sono imperdonabile! Scusami tanto se commento solo ora questa tua ricetta - e con un paio di occhiali di fortuna, per cui magari ci scappa pure qualche refuso... - ma la tua bella mail era rimasta nascosta. Però, anche se la primavera è già passata portandosi via anche gli asparagi, non voglio rinunciare a ringraziarti qui, per la fiducia data a una ricetta di Fragole a merenda. E, felice che ti si piaciuta, corro a metterla nella pagina dedicata alle mie ricette nelle cucine degli altri! ancora grazie e un abbraccio,

    sabrine

    PS: capita anche a me di avere i piedi del colore delle ballerine, girando perennemente senza calze, anche sotto il diluvio...

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