lunedì 28 aprile 2014

Natale per i tuoi, Pasqua come vuoi


A Natale, si sa, le tradizioni vanno rispettate, anche in cucina, e a nulla valgono i miei timidi tentativi di introdurre qualche novità tra i piatti che dai tempi dei tempi compaiono sulla tavola imbandita della famiglia  Fiordisambuco .
Per mio cognato l'antipasto deve rigorosamente essere a base di salumi, mia sorella si sdilinquisce per salmone affumicato e spuma di tonno, mio fratello - che in realtà arriva a S. Stefano - ordina a distanza il patè di fegato; il nonno - mio padre - esige come primo i cappelletti in brodo, dei quali lui prepara il ripieno e la sfoglia rmentre alla sottoscritta è riservato il compito materiale  del confezionamento, che richiede dita sottili; la nonna (mia suocera) tira appositamente il collo ad una delle sue galline, per gustarla bollita con il ripieno (quello poverissimo, arricchito per l'occasione da un paio di amaretti); non devono mancare i carciofi come li preparava mia madre nè la faraona arrosto. Il dolce - siamo in Lombardia - non può che essere il panettone .. Insomma a me è concesso di introdurre qualche piccola sfiziosità  nell'antipasto o di proporre qualche pane casalingo più elaborato,  che si accompagni ai protagonisti principali del pranzo.
Ma a Pasqua no, a Pasqua riesco a spuntarla io: non ci sono regole rigide e richieste perentorie. Forse perchè non ci sono piatti forti della tradizione familiare, forse perchè gli ospiti sono in numero minore e riesco a rintuzzare i loro attacchi, sta di fatto che a Pasqua decido io antipasto primo secondo contorno e dolce, pane e companatico.
L'idea, quest'anno, era di puntare tutto sui sapori della primavera e - per non combinare guai - all'inizio di aprile, una domenica a mezzogiorno, avevo proposto dei ravioli agli asparagi al signor Darcy che - si sa - è "volt de ciel de buca", come si dice qui, cioè è un palato raffinato. A parte una lieve critica sullo spessore della pasta, l'esperimento era stato lodato ed avevo ricevuto l'autorizzazione del consorte a riproporre il piatto agli ospiti pasquali
Peccato che, il Sabato Santo, mondati e cotti gli asparagi, preparato il ripieno, impastata e stesa la sfoglia, la strega abbia colpito .... all'idea di confezionare i singoli ravioli con la schiena dolorante, rigida come una bacchetta, mi sarei messa a piangere e i ravioli - con un piano d'emergenza  elaborato lì per lì - si sono trasformati in un bel rotolo ripieno che - come quello agli spinaci di qualche anno fa - si è cotto alla perfezione, avvolto in un canovaccio e adagiato nella pesciera
Quello fotgrafato, quindi, è l'esperimento di inizio aprile.

Ingredienti
(per 4 persone , ma un po' abbondanti...)

per la pasta
300 grammi di farina
3 uova

per il ripieno
un mazzo di asparagi
un  cipollotto medio ( o due piccoli)
sale  e olio q.b.
200 g. di ricotta fresca bella asciutta
100 g di grana grattuggiato
sale e pepe
per il condimento 
80 g di pancetta tesa non troppo grassa
punte di asparago

Procedimento
Affettare sottilissimo il cipollotto e farlo soffriggere con poco olio, fino a che è tenero e trasparente. Unire gli asparagi, lavati, mondati e tagliati a pezzetti di circa un cm, tenendo da parte più o meno la metà delle punte. Farli cuocere fino a che sono tenerissimi, aggiustando di sale ed unendo un po' di acqua o di brodo vegetale.
Schiacciarli quindi con una forchetta, ottenendo una purea non perfettamente uniforme (non deve essere una vellutata...). Unirli alla ricotta, aggiungere il grana e mescolare bene.
Preparare la pasta e stenderla , fino ad ottenere una sfoglia sottile. Ricavare dei quadrati di circa 4/5 cm di lato, su ciascuno dei quali va messo un cucchiaino di ripieno (mezza noce rende l'idea della quantità?), quindi chiudere formando i ravioli che vanno allineati sul solito canovaccio cosparso di farina o di semola.
Tagliare a metà  per il lungo le punte d'asparago tenute da parte e farle saltare con poco olio e la pancetta tagliata a stricioline (non si devono spappolare).
Cuocere i ravioli in acqua bollente salata, scolarli bene e condirli con le punte di asparago e la pancetta. Volete strafare e non avete nè problemi di colesterolo, nè problemi di girovita? Aggiungere un po' di burro fuso....



Nota  a piè di pagina n. 1: per il rotolo procedere allo stesso modo per ripieno e la pasta. Una volta stesa la sfoglia dello spessore di circa 2 mm su uno strofinaccio,  pulito e non profumato di ammorbidente, spalmare il ripieno con una spatola, lasciando libero tutto intorno un paio di cm.; arrotolare stretto, aiutandosi con il telo e  chiudere a caramella con lo spago da cucina. Portale a bollore l'acqua salata nella pesciera, immergere il rotolo e cuocere per una mezz'ora. Lasciar raffreddare, togliere lo strofinaccio, tagliare a fette di un cm circa di spessore. Posizionare le fette in una pirofila, cospargere con qualche fiocchetto di burro e scaldare in forno a 180° per 15-20 minuti. Distribuire nei  piatti e condire con le punte di asparagi e pancetta. Tutto sommato, se si hanno ospiti, la scelta del rotolo è più comoda, perchè non è necessario cuocere all'ultimo momento: a volte non tutto il male viene per nuocere


Nota a piè di pagina n. 2: le dosi per il rotolo  - che in realtà avrebbero dovuto essere tortelloni per 5 persone ( e ne sarebbero avanzati)  - sono state quasi raddoppiate rispetto a quelle indicate sopra per l'esperimento in anteprima (1/2 kg di farina). Sono venuti due rotoli e adesso in freezer ho un paio di vaschette con gli avanzi per i momenti di emergenza.


Nota a piè di pagina n. 3:  nè per snobismo nè per mettere in mostra doti da sfoglina, ma  semplicemente perchè non riesco ad agganciare la macchinetta per tirare la pasta al mio tavolo da cucina ( ci sto lavorando!) io uso il mattarello e il signor Darcy ha  - a ragione - sollevato la critica sulla  pasta e infatti  si vede  bene che era un po' troopo spessina....


Nota a piè di pagina n.4: gli ospiti hanno apprezzato molto i segnaposto : ecco a che cosa servivano i miei germogli.



14 commenti:

  1. Anche noi abbiam mangiato ravioli di asparagi fatti dalla suocera. Son buonissimiiiiiiiiiiiiiii <3

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    1. Mi sono sembrati una buona alternativa primaverile a quelli - più classici - con gli spinaci .....
      Claudette

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  2. Brava, non ti sei lasciata prendere dal panico e hai trovato subito rimedio... io non ci sarei arrivata!!
    Io sono tra i pochi a preferire la Pasqua al Natale e mi piace l'idea del pranzo pasquale concepito come un picnic, non troppo elaborato, con piatti sfiziosi e con sapori primaverili come il ripieno di questi ravioli.

    Dimenticavo: segnaposto davvero simpatici!
    Buona settimana

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    1. No, a dire la verità il panico mi è venuto, anche perchè nè la Pulce nè il signor Darcy erano in grado di intervenire in cucina: per fortuna la strega mi ha mandato anche l'ispirazione giusta!
      Claudette

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  3. Con tutto quel lavoro per preparare il pranzo non poteva che venirti il colpo della strega, te lo dovevi aspettare. Se fossi stata tua ospite io mi sarei entusiasmata già nel vedere il premuroso e affettuoso segnaposto, della sfoglia tirata un po' "spessina" non me ne sarei nemmeno accorta. Per le tue capacità in cucina è meglio che tu abbia ospiti che apprezzino la tua passione, a me basterebbe un'isalata e un caffè, ma hai tutta la mia ammirazione.

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    1. Mi fosse venuto per il laborioso pranzo di Natale avrei capito, ma in questo caso è stato proprio un imprevisto!
      Claudette

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  4. Stesso problema a casa TataNora. A Natale ci sono i piatti comandati da altri, a Pasqua decido io.
    Bellissimi i tuoi ravioli. Mi piacciono sia la forma sia il ripieno.
    Io la pasta la tiro sempre a mano perchè per me montare, smontare, pulire, etc. la nonna papera è più fatica che altro.
    Bellissima idea i segnaposto.
    a presto
    Nora

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    1. Hai ragione sulla nonna papera: mio padre la usa per i famosi tortellini di Natale, ma pulirla richiede una gran pazienza. E poi vuoi mettere la soddisfazione di smattarellare?
      Claudette

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  5. I tuoi antipasti di Natale sembrano i miei fotocopiati, salumi, paté, salmone. Invece di primo a me tocca la lasagna e il secondo nessuno ha la forza di mangiarlo quindi da qualche anno è stato soppresso!
    A Pasqua di solito vado sul vegetariano (io il povero agnellino mi rifiuto di mangiarlo, ne va da se che anche gli altri...saltano! All'inizio mia suocera brontolava, ma poi si è abituata)
    I tuoi ravioli li trovo buonissimi, e a dirla tutta, a me la sfoglia spessa piace di più di quella sottile!
    Il colpo della strega ti è passato?
    Un baciotto!

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    1. Colpo della strega passato: pronta per nuove avventure di mattarello!
      Claudette

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  6. ...a me la sfoglia spessina piace di più di quella sottile...e i tuoi segnaposto sono una vera meraviglia!!! Ora che hanno svolto per bene il loro ruolo dove li metterai? Un abbraccio!

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    1. Li abbiamo piantati in una cassettina sul balcone così la Pulce può controllare i progressi!
      Claudette

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  7. Il trucco del rotolo lo uso anch'io, ma non per il mal di schiena, perché sono di una pigrizia mostruosa... e anche se mi cimento nei ravioli, mica mi escono graziosi come i tuoi...

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    1. Pigrizia tu? non ci credo visto la quantità di ricette che proponi. Forse mancanza di pazienza in un lavoro come quello di chiudere i ravioli che - diciamolo chiaro - è veramente noioso!
      Claudette

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