mercoledì 1 giugno 2011

In forno!

Dopo prove e tentativi, dopo molti impasti e lievitazioni, sforno anch'io il mio blog di cucina!
Nessuno ne sentiva sicuramente  il bisogno, ma io in questo momento un po’ particolare  avevo  voglia di misurami  con qualcosa di nuovo.
Cucino per necessità (ovviamente), ma anche per divertirmi e rilassami, per esprimere amore quando non bastano le parole, per il piacere di riunire gli amici a tavola , per  ritrovare - in un profumo o in un sapore particolare - un momento felice o una persona cara, per cercare di superare - tra un impasto e una marmellata - affanni e delusioni.
Molti dei piatti che preparo fanno parte del bagaglio familiare, della mia dote di sposa e vorrei  proseguire qui, in versione moderna, quanto iniziato anni fa da mia madre e mia zia, le quali - nei loro "almanacchi della buona cucina e della memoria" dai quali attingo a piene mani - avevano trascritto le ricette della tradizione familiare. Ma  sono  anche curiosa di sperimentare i piatti che trovo sulle riviste di cucina o nei blog altrui e così, sulla nostra tavola compaiono anche degli "esperimenti" , che sottopongo al palato esigente di mio marito; a volte, poi, abitando in un minuscolo paesino, sono costretta a qualche adattamento in corsa perchè  quando decido di mettere in tavola qualcosa di nuovo  e mi accorgo all'ultimo di non  avere in casa tutti gli ingredienti, non posso rimediare rivolgendomi al "negozio di fronte".
Non sono invece per niente creativa (in nessun campo!) per cui nessuna delle ricette è frutto della mia fantasia.

Quanto al banalissimo titolo.... dalla lista dei candidati ho scelto "Fior di sambuco" perchè il fiore di sambuco è il protagonista della prima torta che, tanto tempo fa, da ragazzina, ho imparato a preparare: il "pan meino". Una torta semplice, rustica e campagnola, senza pretese, che riesce sempre e che si distingue per questo ingrediente primaverile, il fiore di sambuco appunto, che - secondo la tradizione lombarda - è nel suo pieno splendore a fine aprile, per San Giorgio. Quest'anno, per tanti motivi, sono in ritardo e, invece che per il 23 aprile come vorrebbe la consuetudine di famiglia anche per festeggiare l'onomastico di mio suocero, il "pan meino" va in forno (e in rete), oggi 1° giugno.

P.S.: i fiori che fanno da sfondo al titolo, ovviamente, non sono sambuco.... ma in questo periodo amo le margherite....

PAN MEINO



Ingredienti:
300 g farina bianca
200 g farina gialla
200 g di zucchero
200 g burro
2 uova
1/4 l latte
1 bustina di lievito per dolci
1 pizzico di sale
2 o 3 fiori di sambuco

Quando preparo questa torta ad uso puramente "domestico", dimezzo le dosi.

In una ciotola capiente mescolare le due farine, lo zucchero, il pizzico di sale; unire le due uova e il burro fuso.
Ammorbidire l'impasto con il latte (deve essere cremoso). Unire   i fiori di sambuco "sgranati".
Aggiungere il lievito miscelato  con un po' di farina bianca e mescolare bene.
Versare l'impasto in una tortiera precedentemente imburrata e cosparsa di pan grattato (o biscotto grattuggiato o farina).
Spolverizzare la superficie della torta con un po' di zucchero, lasciando libero un bordo di circa 2 cm.
Cuocere per 45/50 minuti in forno preriscaldato a 180°.
Servire fredda o tiepida.


Il fiore di sambuco
Il sambuco fiorisce praticamente ovunque e  si vedono  spesso  le larghe infiorescenze gialline sugli alberi a bordo strada, ma non so quanto sia sano utilizzare quei fiori per la torta.....
Io sono fortunata, dato che, lungo i sentieri che salgono verso i boschi dietro casa, il sambuco fiorisce indisturbato: sicuramente l'inquinamento arriva anche qui, ma almeno i poveri fiori di sambuco non sono coperti di polvere.
Io lo raccolgo e lo uso fresco per la prima torta della stagione, poi lo faccio seccare  per poterlo utilizzare anche "fuori stagione".

Avvertenza per i commensali
Capita che chi mangia questa torta per la prima volta guardi la cuoca con sospetto: che cosa sono i granelli e i filini scuri che punteggiano l'impasto giallo della torta? moscerini? formiche? E' meglio avvisare quindi che quei puntini scuri altro non sono che il fiore di sambuco...

Una dedica speciale
Alla mia nonna paterna, che ho conosciuto troppo poco (ma con la quale ho in comune almeno la maternità tardiva) e che è la fonte di questa ricetta e a mio fratello, che ama le torte più raffinate e farcite e che, da bambino, chiamava il pan meino "torta tristezza" (forse non l'ha mai mangiata con le varianti riportate qui sotto).

Varianti
La mia nonna paterna serviva questa torta con la panna montata;  ad un corso di cucina che ho recentemente frequentato è stato proposto di prepararla in formato monoporzione, con una composta/salsa di frutti di bosco.





















4 commenti:

  1. Grazie per aver postato questa ricetta.
    Scusa la domanda forse stupida ma.... dove si trovano i fiori di sambuco?

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  2. a piedi nudi sul divano: Grazie per essere passata nella mia cucina! I fiori di sambuco freschi ormai non li trovi più (la fioritura è ad aprile - maggio); puoi trovare quelli secchi nelle erboristerie ben fornite.

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  3. eccomi... a leggere il tuo primo post... quest'anno voglio fare anche la marmellata di sambuco... ma potrei provare anche questo dolcetto familiare e accogliente.....
    baci
    Sandra

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  4. Eccoti qui, con una torta mentre io con i biscotti.... ed il profumo ed i ricordi... QUELLI!
    La prossima primavera li farò seccare, gli ombrellini di sambuco, per rinvigorir i ricordi.
    Nora

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