Quando, nelle mie incursioni nei blog altrui a tarda sera, ho scoperto il contest promosso da Virginia a sostegno dell'iniziativa IO NON MANGIO DA SOLO della Onlus Progetto Mondo Mlal mi è sembrato bello partecipare perchè, per una volta, scrivere un picolo blog non è solo un frivolo sfizio, ma - seppure con una briciola - un modo per contribuire a qualcosa di più grande e importante e, tra i tanti piatti che si possono preparare con il pane (in casa mia vanno per la maggiore i passatelli), mi è venuta in mente una merenda che riporta indietro l'orologio di più di sessant'anni, all'immediato dopoguerra, quando anche da noi, il pane era un bene prezioso e si stava ben attenti a che non andasse sprecato.
Anche se si tratta di una "ricetta" molto comune, nella mia casa paterna era nota come "la merenda di Frau"...
Frau C. era originaria della Baviera, aveva sposato un Italiano ed è stata per molti anni vicina di casa della mia nonna paterna a Milano; della terra natia Frau non solo aveva mantenuto l’accento, ma aveva anche conservato intatte le tradizioni: “.... ta noi si usa così ...”.
Frau C. era originaria della Baviera, aveva sposato un Italiano ed è stata per molti anni vicina di casa della mia nonna paterna a Milano; della terra natia Frau non solo aveva mantenuto l’accento, ma aveva anche conservato intatte le tradizioni: “.... ta noi si usa così ...”.
Sfornava torte che ancora oggi sono di diritto nel nostro ricettario
di famiglia, ornava la casa, in occasione
del Natale, come in Italia sessant’anni fa non si era
mai visto, preparava biscotti natalizi in quantità industriale, che,
confezionati in pacchettini avvolti tassativamente in carta velina bianca, legati con nastrino di raso rosso e decorati con candelina e
rametto di abete, venivano regalati non solo ad amici e parenti, ma anche al
portalettere, al portinaio e ai negozianti da cui si riforniva.
Ma era anche una donna economa, che sapeva risparmiare e che non sprecava nulla e che, con poco, negli
anni difficili del dopoguerra, preparava una merenda golosa,
rigorosamente di riciclo e altrettanto rigorosamente burrosa, perchè - si sa – “.... ta noi, l’olio si usa poco ...”
Ingredienti
pane leggermente
raffermo
latte
burro
cannella
zucchero
Procedimento
zucchero
Procedimento
Tagliere il pane (il come dipende dal tipo di pane a disposizione ... comunque con uno
spessore non superiore al centimetro e mezzo), bagnarlo nel latte senza ammollarlo troppo e friggerlo
nel burro, rivoltandolo con una paletta. Servire
caldo cosparso con un po’ di zucchero e cannella....
Nota a piè di pagina n. 1: la signora in questione, il cui cognome da sposata evocava uno degli
ingredienti più diffusi nella sua cucina, è sempre stata chiamata nella mia
casa paterna, semplicemente “Frau” e così, oltre alla merenda di Frau, ci sono
la torta di mele di Frau, la torta di noci (una meraviglia!) e quella di
ricotta di Frau, i biscotti di Frau, il punch di Frau, il purè di Frau .....
Nota a piè di pagina n. 2: le ricette dei biscotti natalizi, tramandate oralmente, sono - ora della fine – approdate nella mia cucina; sono io che, per gli strani capricci del destino, continuo a mantenere viva la tradizione di Frau ; solo, di anno in anno, mi piace cambiare la confezione, con grande disapprovazione di mio padre :“Frau – mi ricorda inevitabilmente - li confezionava con la carta velina bianca ....”
Nota a piè di pagina n. 3: la ricetta mi è stata tramandata
da mio padre, di qualche anno più giovane del figlio di Frau, ed è quindi
filtrata dai suoi ricordi di ragazzino che, a volte, faceva merenda alla moda
tedesca.
Claudette è una bellissima ricetta e mi piace moltissimo per via della cannella! :D Sentire le parole della signora Frau C. mi porta alla mente mio zio Roland.. parla allo stesso modo e mi fa morire :D Un'idea semplice e piena di sapori :) Complimenti! Un abbraccio e buona domenica! :D
RispondiEliminaLa cannella è la mia spezia preferita: mi piace nello yogurt naturale, nella torta di mele, per profumare la marmellata di prugne o alcune composte di frutta....
EliminaClaudette
Questa ricetta potrebbe diventare la portavoce della nostra raccolta. Hai colto perfettamente il significato del nostro contest, ti ringrazio infinitamente.
RispondiEliminaGrazie a te per le belle parole, Virginia, e soprattutto per l'iniziativa che hai proposto con la quale ci hai da una parte ricordato un dramma che spesso, avvolti nella nostra comoda esistenza, dimentichiamo e dall'altra ci hai fatto conoscere una realtà che opera con impegno e che io - come altri, immagino - non conoscevo.
EliminaA presto, Claudette
Poche cose sono evocative quanto il cibo, che con i suoi sapori e i suoi profumi fa rivere ricordi ed emozioni... a volte le ricette sanno anche raccontare storie... buona domenica!
RispondiEliminaE' vero e in questo anno di apertura della mia cucina virtuale mi sono resa conto sempre di più di quanti dei piatti che preparo sono legati ai ricordi e alle persone che hanno fatto parte della mia vita.
EliminaBuona settimana, Claudette
eheheheh io non ho conosciuto la signora Frau, ma mia mamma mi faceva la stessa merenda quand'ero bambina e si chiamava: pain perdu (però era senza cannella). Non lo faccio da una vita :DDDDD
RispondiEliminaciao e buona settimana ;-)
Un pain perdu dei poveri questo, senza uovo.... la tua mammma passava il pane anche nell'uovo o solo nel latte?
EliminaTi seguo con invidia in Provenza!
Claudette
Mmmm...mamma mia che buono! Me la ricordo benissimo questa merenda. Qui in Trentino c'era anche una versione con il pane bagnato nel vino anzichè nel latte e una con il pane bagnato nel latte, fritto e spolverato di cacao mescolato a zucchero. Superlativo! Le tue foto fan venire voglia di mettersi subito ai fornelli e spadellare.
RispondiEliminaLa versione con il cacao non l'ho mai provata: me la tengo di scorta per un freddo e piovoso pomeriggio di domenica (pensando al Trentino che è tra i miei posti del cuore).
EliminaClaudette
Che carina questa storia. Me la immagino questa Frau bavarese mentre sforna dolci. Lo sai che anche in Spagna fanno un dolce praticamente identico?
RispondiEliminaChe bella iniziativa questa di Io non mangio da solo.
Ciao Claudette :)
La cucina popolare è spesso una cucina "di recupero" e spesso cambia il nome di un piatto ma poi la sostanza è le stessa!
EliminaLe torte di Frau meritebbero un post ciascuna: piano piano ce la farò!
Claudette
Una ricetta semplice ma davvero bella!
RispondiEliminaComplimenti!
In questo periodo, al di là della specifica scelta legata al contest, nella mia cucina vanno per la maggiore ricette moooolto semplici!
EliminaClaudette
Una ricetta semplice ma davvero bella!
RispondiEliminaComplimenti!
Molto bello il contest di Virginia al quale con mio grande dispiacere non sono riuscita a partecipare. E la tua "non ricetta" del ricordo è molto tenera e divertente. Un bacione grande, Pat
RispondiEliminaDopo il contest "frivolo", ho voluto provare anche quello serio: un po' mi diverto e un po' rifletto; le scoperte che mi riserva questa piccola cucina virtuale sono veramente tante!
EliminaA presto, Claudette
Cara Claudette, tutte le volte che ti leggo...sorrido. Grazie per queste tue parole e mi raccomando ..non dimenticare mai i
RispondiElimina-piè di pagina-.
Un caro abbraccio, Nicole
..aspetto di vedere le tue crocette..
E' bello sapere che c'è qualcuno che legge e sorride!
RispondiEliminaPer le mie crocette: prima o poi mi deciderò a renderle note, ma rispetto alle tue meraviglie i mei sono poco più che imparaticci!
A presto, Claudette
questa ricetta ha fatto riaffiorare un dolcissimo ricordo, un dono del passato, grazie,
RispondiEliminaciao Marina
Mi fa piacere, i ricordi a volte sono un regalo speciale...
EliminaClaudette
Ciao Claudette, il latticello lo trovi nei negozi bio, anzi è più facile trovarlo da te che qui da me. Si può anche farlo in casa con 50% yogurt intero e 50% latte magro. Mescola bene ed è fatto. Un bacione grande. Pat
RispondiEliminaMI sa che è più facile che lo faccia in casa..........
EliminaGrazie per le indicazioni!
Claudette
Ciao Claudette, piacere di conoscerti... mi presento, sono Lys..cercavo ricette riguardo i fiori di sambuco...ed eccomi qui, ho scoperto le tue pagine!!
RispondiEliminaQuesta merenda, oltre che golosissima ha un valore aggiunto stupendo, quello del ricordo, dell'infanzia e del rispetto per un alimento che non fatico a definire quasi sacro, quale il pane. Ho immaginato la merenda di sessant'anni fa e il portamento della Frau,...tenerissima scena. Grazie per averla condivisa con noi e complimemnti per la partecipazione ad un'iniziativa così sensibile...(io non so come arrivo sempre in ritardo, non sto attenta mi sà!! ;) ) a presto, ottima giornata a te Lys
Benevenuta nella mia cucina Lys, verrò presto a trovarti anch'io!
EliminaAnch'io ho scoperto il contest quasi per caso e mi ha colpito subito, soprattutto perchè non è legato alla competizione, ma mira piuttosto a ricordarci l'importanza di quello che per noi, troppo spesso, è scontato e ovvio.
A presto, Claudette
In pratica il pain perdu, ma senza uova!!! Adesso voglio anche tutte le altre ricette di Frau, soprattutto la torta di noci e il punch!
RispondiEliminaUn pain perdu povero, senza uova e senza pan brioche, ma con il profumo della cannella che rende subito ricco qualunque dolce banale!
EliminaPer le altre ricette di Frau: una è già pubblicata (la torta di mele), per la torta di noci e il punch, invece, apetta Natale, perchè "ta noi" si usa così!
Claudette