Avete in mente il vecchio, vecchissimo film “Rebecca la prima
moglie”, in cui la giovane, scialba e goffa seconda moglie del signor De Winter
si sente messa a confronto in ogni circostanza con l’affascinante Rebecca, la prima moglie defunta in
tragiche e misteriose circostanze? Ecco io, al lavoro, sono pronta ad essere una "seconda moglie".....
A metà settembre il mio capo, quello che mi ha fatto crescere professionalmente in questi anni, mi ha comunicato il suo trasferimento
ad altra e più prestigiosa sede: “Un’occasione imperdibile – mi ha detto – un treno
che non passa due volte, dovevo salirci ....”
Adesso io, che da quello stesso treno sono stata travolta, so che a breve, ritornerò ad essere sotto esame, ad
essere confrontata con il modello ideale di impiegata che ciascun capo ha in
mente: sarò all'altezza di chi mi ha preceduto nella storia professionale del nuovo superiore ? reggerò il confronto con Rebecca?
Ammesso che io abbia della qualità positive, queste emergono sulla lunga distanza, perchè sono tipo da corse di resistenza, non una velocista che conquista con strabilianti sprint: il nuovo capo avrà la pazienza di conoscermi o mi bollerà subito come incapace, vedendo che nonostante i miei ... anta e passa anni mi riempio ancora di chiazze rosse quando parlo in pubblico o davanti a uno sconosciuto, come ai bei tempi dell’università?
Se non andrò bene come segretaria forse potrò provare a convincerlo che, almeno, sono una brava cuoca? Magari non solo il marito si prende per la gola, ma anche il capoufficio....
Per ora, però, anche il marito si deve accontentare di una cucina rapida e senza fronzoli, perchè la prima e più immediata conseguenza della partenza del capo è il fatto che, in attesa dell'arrivo del successore, la sua sostituzione, in alcune riunioni, è toccata a me.... Per forza di cose, quindi, torno a casa anche ad orari poco consoni ad una brava moglie e madre. Ma quando riesco a liberarmi per tempo e a rispettare la tabella di marcia, cerco di rimediare, pescando tra i piatti ben collaudati - perchè non è tempo di esperimenti - della tradizione familiare.
Lessare le patate, sbucciarle e schiacciarle con lo schiacciapatate in una terrina capiente. Unire il burro fuso, il grana, il sale, il pepe e l'uovo, precedentemente sbattuto (se vi ricordate, altrimenti mettete tutto insieme).
Mescolare bene e aggiustare di sale. Stendere il composto in una pirofila precedentemente imburrata e cosparsa di pane grattuggiato e livellarlo con una forchetta. Cuocere in forno a 200° per circa 40 minuti o comunque fino a che la superficie del tortino non è bella dorata. Servire caldo, come contorno.
Per avere un tortino più "colorito" si può spennellare la superficie con un rosso d'uovo; per una versione più golosa si può dividere l'impasto in due strati, mettendo tra l'uno e l'altro delle fettine di formaggio tipo latteria o delle striscioline di mortadella.
Ammesso che io abbia della qualità positive, queste emergono sulla lunga distanza, perchè sono tipo da corse di resistenza, non una velocista che conquista con strabilianti sprint: il nuovo capo avrà la pazienza di conoscermi o mi bollerà subito come incapace, vedendo che nonostante i miei ... anta e passa anni mi riempio ancora di chiazze rosse quando parlo in pubblico o davanti a uno sconosciuto, come ai bei tempi dell’università?
Se non andrò bene come segretaria forse potrò provare a convincerlo che, almeno, sono una brava cuoca? Magari non solo il marito si prende per la gola, ma anche il capoufficio....
Per ora, però, anche il marito si deve accontentare di una cucina rapida e senza fronzoli, perchè la prima e più immediata conseguenza della partenza del capo è il fatto che, in attesa dell'arrivo del successore, la sua sostituzione, in alcune riunioni, è toccata a me.... Per forza di cose, quindi, torno a casa anche ad orari poco consoni ad una brava moglie e madre. Ma quando riesco a liberarmi per tempo e a rispettare la tabella di marcia, cerco di rimediare, pescando tra i piatti ben collaudati - perchè non è tempo di esperimenti - della tradizione familiare.
TORTINO DI PATATE
INGREDIENTI
per 4 persone
per 4 persone
30 grammi di burro
1 uovo
3 cucchiai abbondanti di grana
sale e pepe
PROCEDIMENTO
Lessare le patate, sbucciarle e schiacciarle con lo schiacciapatate in una terrina capiente. Unire il burro fuso, il grana, il sale, il pepe e l'uovo, precedentemente sbattuto (se vi ricordate, altrimenti mettete tutto insieme).
Mescolare bene e aggiustare di sale. Stendere il composto in una pirofila precedentemente imburrata e cosparsa di pane grattuggiato e livellarlo con una forchetta. Cuocere in forno a 200° per circa 40 minuti o comunque fino a che la superficie del tortino non è bella dorata. Servire caldo, come contorno.
Per avere un tortino più "colorito" si può spennellare la superficie con un rosso d'uovo; per una versione più golosa si può dividere l'impasto in due strati, mettendo tra l'uno e l'altro delle fettine di formaggio tipo latteria o delle striscioline di mortadella.
Nota a piè di pagina n. 1: la ricetta è più che collaudata : risale alla mia bisnonna, la nonna Marietta ...
Nota a piè di pagina n. 2: leggo con invidia (buona...) i vostri blog, che sono un tripudio di ricette autunnali, di colori sgargianti, di proposte ammalianti....io in questo periodo ho poco da raccontare (non che di solito io racconti di avventure mirabolanti...) e poco da fotografare: siate clementi!
Nota a piè di pagina n. 3: l'altra conseguenza della situazione lavorativa contingente è che ho ripreso a cercare il cioccolato (fondente, se possibile....)
Stella, io sono convinta che sarai davvero all'altezza della situazione! :) I cambiamenti includono una routine diversa a cui ci si deve abituare.. ma ho tanta fiducia nelle tue qualità, sia di cuoca che di segretaria! :) Sono molto felice per te e questo tortino è meraviglioso! :D Un abbraccio, buon week end!
RispondiEliminaNon è il cambio della routine quello che mi preoccupa (con il mio ormai ex capo ci eravamo accordati prima delle ferie per una serie di novità da introdurre).... ma, come è già capitato, chi arriva, a volte solo per una questione di principio o per far capire chi comanda , boccia il lavoro fatto fino a quel momento e non è piacevole....
EliminaA presto, Claudette
Tesoro... secondo me riuscirai alla grande nel confronto con Rebecca!
RispondiEliminaNoi donne, alle volte, abbiamo sempre timore del nuovo, me compresa!
Stai tranquilla, fai del tuo meglio e vedrai che ogni cosa andrà per il verso giusto.
Grazie per questa ricetta, adoro la tradizione, perchè c'è sempre una storia dietro, come quelle che ci racconti prima di ogni ricetta.
Domani proverò senz'altro la tua versione, anzi ti chiedo proprio, se possibile, di scriverne altre del tuo paese, c'è sempre tanto da imparare...
un bacione,
Amalia
Cara Amalia, come avrò modo di raccontare, quando riuscisò a infornare quello che ho in mente, io ho alle spalle una doppia tradizione di cucina, quella materna(veneta) e quella paterna (lombarda):il tortino appartiene al ramo materno.
EliminaA presto, Claudette
magari.....potrai giudicare con lo stesso criterio il tuo nuovo capo....chesso` "Edoardoil primo marito"!
RispondiEliminaLe ricette delle bisnonne non si cambiano manco di una virgola!
Cio francesca
E sì, il confronto sarà inevitabile anche perchè l'ormai ex capo è quello che mi ha cresciuto, dandomi le gambe per camminare da sola in ufficio e, insieme al (chiamiamolo così) capo supremo, ha dato una vera svolta al mio modo di lavorare. Spero che il nuovo sia persona ugualmente seria e rigorosa, scelta non per quello che dice, ma per quello che fa...
EliminaA presto, Claudette
Tu guardala da un' altra prospettiva...in fondo è lui il nuovo arrivato. Sarà in grado di essere un buon capo? Quello che tutte le impiegate si aspettano? Sarà all'altezza di quello che lo ha preceduto?
RispondiEliminaMi saprai dire :)))))
Mi hai fatto tornare in mente il tortino di patate...da quanto non lo faccio e dire che è così buono!
Sarà un buon capo? chi lo sa....io ci lavorerò gomito a gomito, ti farò sapere!
EliminaQuesta, come dicevo, è la ricetta della bisnonna materna, ma nel ricettario di famiglia sono entrati anche altri tortini, da preparare presto, non solo per il nuovo capo....
Stai serena, sii te stessa e vedrai che tutto andrà bene. Deliziaci ancora con i tuoi bei post. Ti auguro una felice domenica.
RispondiEliminaAspettiamo e vediamo....Buona domenica anche a te!
EliminaClaudette
Claudette cara ti capisco! Io in cucina sono sperduta gonzalez e altri che esprimenti noi siamo a mo' di fast food in kitchen (arrivando tardi, non piu di 10 min per preparare!)
RispondiEliminaMia cara, sarai all'altezza anche dei cambiamenti , si sente da come scrivi che sei determinata e in gamba e anche il nuovo capo presto te ne darà atto.
In bocca al lupo per la nuova avventura con questo nuovo capo e.. Tienici informate :-)
Grazie della solidarietà in cucina! io sfrutto sabato e domenica per cucinare, porzionare e congelare.... alla sera arrivo e scongelo (o scongela mio marito che in cucina questo lo sa fare!)
EliminaA presto, Claudette
A noi le prime mogli ci fanno un baffo, da retta a me: sarai strepitosa!
RispondiEliminaSenno vale la seconda: prendilo per la gola....
Sandra
Che ansia! Ti capisco. Questi sono cambiamenti che scombussolano non poco. Anch‘io sono un diesel e non una macchina a benzina. Ma questo da molti è giudicato un pregio. E se il tuo vecchio capo ha apprezzato le tue capacità non vedo perché non lo debba fare pure il nuovo. Per quanto riguarda Rebecca la prima moglie ho letto sia il libro che visto il film, il primo, in bianco e nero e sono sempre rimasta affascinata dalla figura della seconda moglie (non mi ricordo il nome). buon fine settimana. mari
RispondiEliminaTi capisco... io, con il passare del tempo faccio sempre più fatica a sentirmi sotto esame, non ho più voglia di provare agli altri cosa valgo, eppure capita di doverlo fare, eccome! Nel tuo caso potrebbe anche essere un cambiamento positivo, sai come si dice: chiusa una porta si apre un portone... Comunque non sottovaluterei l'idea di "corromperlo" con qualche delizia culinaria, magari proprio con questo tortino!
RispondiEliminaA proposito, non ho mai cucinato un tortino di patate e visto che la tua ricetta è super collaudata devo assolutamente provarla!
...Ti auguro che tutto vada bene, ma sarà sicuramente così, vedrai! Buona domenica
Hai colto nel segno, cara Lolle... non mi dispiace il cambio di routine nè l'idea di imparare qualcosa di nuovo che mi faccia crescere professionalmente; quello che è più pesante è dover dimostrare agli altri, ancora una volta, cosa valgo, soprattutto perchè molto spesso, anche nell'ambiente lavorativo, si viene giudicati per la parlantina sciolta piuttosto che per le competenze acquisite....
RispondiEliminaProva comunque il tortino: la (bis)nonna Marietta era un'ottima cuoca !
Claudette
Che flash, ho visto "Rebecca..." proprio domenica mattina!!! Bo, che dire, il mio capo soffre di disturbo di personalità multipla, ne ha circa 17, quindi per me ogni giorno è come se avessi un capo nuovo che non si ricorda i risultati ottenuti precedentemente, quando ero al servizio di una delle sue altre personalità, è un po' stressante...
RispondiEliminaQuindi da 5 anni mi nutro di patate in tutti i modi, formaggio fuso e cioccolato fondente, al latte, bianco e come capita...
Carissima, anche io sono una fondista....mai stata una che ha voluto correre in velocità, ho sempre saputo aspettare. Sono certa al cento per cento che il tuo nuovo capo saprà rivedere in te le cose che ti hanno fatta apprezzare dal suo predecessore. Non avere paura, anzi, è una nuova interessante sfida! In bocca al lupo carissima! Pat
RispondiElimina