I primi tempi qualcuno era rimasto piuttosto sconcertato che il mio signor Darcy uscisse con me, sì proprio con la gelida, altezzosa, insipida, strana, complicata e incontentabile C.
E io ho sempre fatto fatica a far capire che la mia freddezza è solo desiderio di riservatezza, che quella che viene presa per "puzza sotto il naso" è in realtà solo timidezza, che la mia insipidezza è amore e passione per cose diverse, che il fatto che io non abbia mai frequentato il bar del paese e mi piacciano invece “quelle cose che han sì dolce malìa, che parlano d'amor, di primavere, di sogni e di chimere, quelle cose che han nome poesia... “ non comporti necessariamente che io sia antipatica o così chiusa da non poter essere amica.
Incontentabile lo sono nel senso che detesto le cose raffazzonate, stiracchiate, mal fatte per pigrizia e scarso interesse, perchè non piace fermarmi in superficie, perchè non mi "accontento" del mio piccolo nido e so che fuori dalla mia finestra c'è un mondo intero che mi piace conoscere, alla ricerca di bellezza di cui far scorta come riserva e risorsa per i momenti difficili.
Ma so anche che per riempire gli occhi e il cuore di meraviglie non è necessario andare lontano.
Ma so anche che per riempire gli occhi e il cuore di meraviglie non è necessario andare lontano.
Mio marito ha colto nel segno lo scorso fine settimana: “ Non ti potrai lamentare - mi ha detto scherzando domenica sera - Questo fine settimana hai fatto spese, hai visto un film e siamo pure andanti fare una passeggiata: che cosa vuoi di più?"
Per la precisione: le spese erano state in realtà la spesa mensile al supermercato, il film – rigorosamente in DVD - è di qualche anno fa e la passeggiata è stata un giro nei boschi dietro casa con la Pulce, alla scoperta di orme, foglie secche e brina.
Ma a me è bastato: al supermercato mi sono comprata un bouquet di carciofi e un fiammante mazzo di tulipani; il film, con ago, filo e ricamo in mano, era un lusso che da tempo non mi permettevo; la passeggiata è stata un’occasione per essere famiglia, per ascoltare le chiacchiere della Pulce, per godere - immersa nell’aria fredda e tersa - del paesaggio che ho sotto gli occhi ogni giorno e che sembra sempre identico e invece muta al variare della luce e della stagione, per recuperare slancio e ricostruire armonia.
E poi mentre il marito si dedicava ai lavori da boscaiolo e la Pulce, con amico al seguito, costruiva per l’ennesima volta la ferrovia, ho cucinato, con calma, una torta salata con i carciofi, ai quali, forse, assomiglio più di quel che pensavo.
Cuocere i carciofi tagliati a metà o in quarti in una padella ampia con olio e uno spicchio di aglio, bagnandoli con un po' di brodo di dado e salandoli poco.
Nel frattempo tagliare il prosciutto a striscioline e la fontima a cubetti. In una terrina capiente sbattere le uova (la ricetta originaria prevede 6 uova; io per avere comunque volume per il ripieno, riduco il numero delle uova e aggungo la ricotta), con grana e un pizzico di sale; unire i cubetti di fontina e le striscioline di ricotta.
Rivestire una teglia rotonda con la carta forno (oppure ungerla e cospargerla di pan grattato) e stendervi la pasta sfoglia, facendo in modo da avere un bordo piuttosto alto. Disporre i carciofi cotti (senza l'intingolo di cottura) sulla pasta e versare sopra il ripieno, livellandolo bene. Arrotolare il bordo di pasta.. Cuocere a forno medio per circa un'ora o comunque fino a che il ripieno è ben asciutto.Servire caldo.
TORTA DI CARCIOFI
Ingredienti
Un rotolo di pasta sfoglia
6-8 carciofi
100 g di prosciutto cotto
150 g di fontina
6 uova (oppure 3 uova e 250 grammi di ricotta)
100 grammi di grana grattuggiato
olio
sale
aglio
Procedimento
Pulire i carciofi togliendo le foglie più dure e la parte con le spine; tagliarli a metà ed eliminare il fieno interno.Cuocere i carciofi tagliati a metà o in quarti in una padella ampia con olio e uno spicchio di aglio, bagnandoli con un po' di brodo di dado e salandoli poco.
Nel frattempo tagliare il prosciutto a striscioline e la fontima a cubetti. In una terrina capiente sbattere le uova (la ricetta originaria prevede 6 uova; io per avere comunque volume per il ripieno, riduco il numero delle uova e aggungo la ricotta), con grana e un pizzico di sale; unire i cubetti di fontina e le striscioline di ricotta.
Rivestire una teglia rotonda con la carta forno (oppure ungerla e cospargerla di pan grattato) e stendervi la pasta sfoglia, facendo in modo da avere un bordo piuttosto alto. Disporre i carciofi cotti (senza l'intingolo di cottura) sulla pasta e versare sopra il ripieno, livellandolo bene. Arrotolare il bordo di pasta.. Cuocere a forno medio per circa un'ora o comunque fino a che il ripieno è ben asciutto.Servire caldo.
Nota a piè di pagina n.1: questa ricetta era uno dei cavalli di battaglia di mia madre che la serviva anche come antipasto o, tagliata a quadretti, tra gli aperitivi (in questo caso è meglio usare una teglia rettangolare).
Nota a piè di pagina n. 2Per amor di verità.... chi mi considera un po’ strana ha ragione: mentre cucino ascolto musica e - ahimè – di solito mi fanno compagnia tragiche eroine d’opera, romantiche sonate o raffinate melodie mozartiane ..... fatevi coraggio ed entrate in cucina lo stesso: se non vi va, spegniamo e chiacchieriamo!
Mi ritrovo molto nella tua descrizione! :)
RispondiEliminaAllora non sono poi così .... strana!
EliminaA presto
Claudette
Che bellissimo post! grazie per averci ricordato che sono le cose piu' semplici che ci fanno piu' felici!
RispondiEliminaGrazie a te, giovanissima ospite della mia cucina!
EliminaClaudette
Bellissimo post, davvero!
RispondiEliminaNon è sempre facile raccontarsi, ma tu hai aperto la porta del tuo cuore e ...dalla tua cucina ed entrare è stata una piacevole sorpresa!
La torta è super sfiziosa...ma sono indecisa se sia più bello il mazzo di carciofi o quello dei tulipani...
La "protezione" del blog aiuta di sicuro a raccontarsi e, comunque, raggiunta una certa età, ci si accetta più facilmente.
EliminaBelli vero i miei bouquet?
Claudette
mi ritrovo anch'io..eccome se mi ritrovo..!
RispondiEliminafelice settimana monica
Scusa, oggi mi sento un po' fragile e leggere la tua introduzione, che racchiude le tue passioni e scoprire che sono le stesse cose che rendono felice me, leggere che anche tu cucini ascoltando l'opera (e no, ti prego, non spegnere, sono più brava ad ascoltare la musica che non a chiacchierare), che affitti i film in DVD e ti piace fare la spesa al supermercato... beh, mi ha strappato una lacrima. Non amo i carciofi, sarò sincera, ma anche a me piacciono quelle cose che han sì dolce malìa, che parlano d'amor, di primavere, di sogni e di chimere, quelle cose che han nome poesia, quindi grazie lo stesso per questo post, che mi ha fatto sentire meno sola.
RispondiEliminaGrazie a te per le tue parole; quando a giugno ho intrapreso l'avventura del blog e ho infornato la mia prima "blog-torta", pensavo che sarebbe stato solo un modo per riordinare le mie ricette; invece ho "conosciuto" persone che condividono i miei pensieri e i miei interessi e , come te, anch'io mi sento meno sola. Sapere che - da qualche parte - qualcuno ascolta l'opera mentre cucina o sorride per quello che scrivo o prova una delle mie ricette è un regalo che non avrei mai immaginato di ricevere.
EliminaComunque no,non spengo: che cosa ascoltiamo?
A presto,
Claudette
Mmmmhhhh... a me piace tanto il Gianni Schicchi e mi commuovo sempre ascoltando l'Aria di Lauretta, perché anch'io vorrei andare in Porta Rossa a comperar l'anello, ma il mio compagno proprio non lo capisce. Ma se a te piace un'altra cosa, va bene ugualmente, forse la Turandot? O Mozart, anche Mozart va bene!
RispondiEliminaPensa che una mia amica mi chiamava "Principessa di gelo" ....Sì, Turandot va bene, oppure il secondo atto di Traviata (lì mi commuovo io)
EliminaClaudette
meravigliose foto un fantastico post e una ricettina tutta da gustare
RispondiEliminagrazie, se provi la ricetta fammi sapere!
EliminaClaudette
Che bello questo post! Mi é piaciuto molto e a volte sono le piccole cose a renderci felici. Devo ammettere che per me andare al supermercato é fonte di rilassamento e gioia per cui parto avvantaggiata :)
RispondiEliminaLa torta ai carciofi é una delizia e alla fine dietro alle foglie dure c'é un cuore tenero :)
Ho letto con molto piacere il tuo post e sono contenta di essere capitata in un blog la cui padrona di casa ha capito tutto della vita. Mi sarebbe piaciuto camminare nel bosco di cui parli: ho una certa esperienza di boschi e li ho sempre amati molto. La torta ai carciofi è una ottima idea e la foto con i tulipani è un tocco da artista. Ciao
RispondiEliminaBenvenuta nella mia cucina e grazie per i complimenti. L'idea che io abbia capito tutto della vita mi fa sorridere... Camminare (nei boschi e son contenta di aver trovato un'altra oersona a cui piace) e cucinare aiutano a riordinare le idee e a vedere le cose nella giusta prospettiva.
EliminaTi aspetto presto e - nel frattempo - mi sono aggiunta ai tuoi lettori.
Claudette
i carciofi custodiscono un cuore dolce, tenero e bianco, solo chi non si scoraggia di fronte alle esterne foglie spinose(peraltro molto belle con quelle sfumature viola-verde),troverà la dolcezza gelosamente serbata.
RispondiEliminaMi è piaciuto tanto leggere questo tuo post, ciao Marina
I tuoi tulipani, i tuoi carciofi ma soprattutto le tue riflessioni mi fanno tornare qui a dirti che c'è, sul mio blog, una sorpresa per te. Passi? Ciao Claudette.
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