Una timida spruzzata nella notte tra sabato e domenica giusto per lasciarci delusi; una nevicata costante ieri, ma poco fruttuosa, sufficiente per imbiancare tetti, prati e boschi, ma non per fare un pupazzo di neve come sogna la Pulce: speriamo nella nevicata di questa notte per svegliarci domani mattina finalmente immersi nel bianco, per fare a palle di neve, per costruire il pupazzo, per rimettere ai piedi, dopo tanto tempo, le ciaspole, come nella nostra vacanza più bella, nel febbraio del 2006: una settimana a W., tra le Dolomiti, sette giorni di neve, disperazione per chi in montagna era andato per sciare, delizia per chi – come noi – ci era andato per camminare con le ciaspole.
Io, che mai mi ero cimentata con questi aggeggi, mi sono trovata a macinare chilometri senza difficoltà di malga in malga, in sterminate abetaie, immersa in un silenzio assoluto, lasciando stupito mio marito, me stessa ancora prima e il gestore di quello che poi, nel lessico famigliare, è diventato il “posto magico” ,il qaule per due volte ci ha visto letteralmente spuntare nella neve (e dalla neve!) in orari più da merenda che da pasto, unici clienti della giornata se si escludono le Guardie forestali.
Siamo tornati ancora a W, d’inverno, ma, pur nell’incanto della neve, non abbiamo vissuto nuovamente l’atmosfera magica di allora: forse il fascino di quella vacanza non era solo nella bellezza mozzafiato del paesaggio innevato, ma nel fatto che, che dopo un periodo doloroso di “vita vera”, ripartivamo da una nuova pagina completamente bianca.
Per stemperare la delusione di domenica mattina, abbiamo cercato di consolarci con la mia torta di mele preferita, sintesi perfetta di sapori e profumi, che in casa chiamiamo
TORTA CON IL COPERCHIO
Ingredienti
Pasta frolla (niente ricetta: quella vera è una, poi ognuno ha la sua versione, comunque io uso 300 grammi di farina, il resto viene di conseguenza).
4 mele renette
2 cucchiai di zucchero
2 cucchiaini di cannella
1 manciata abbondante di uvetta
a piacere una manciata di pinoli o di noci sminuzzate
Procedimento
Sbucciare le mele, tagliarle in quarti poi in fette spesse e quindi a pezzetti; metterle in una ciotola capiente con lo zucchero, la cannella, le uvette precedentemente ammollate e i pinoli o le noci, mescolare e lasciar insaporire.
Dividere la pasta frolla in due parti, una delle quali un po’ più abbondante. Stendere la parte più grande e foderare una tortiera ad anello (con il fondo mobile) precedentemente imburrata e cosparsa di biscotto grattugiato, cercando di fare in modo che rimanga un bel bordo alto di pasta; versare il ripieno dopo aver scolato le mele, altrimenti la pasta rimane troppo bagnata e livellarlo bene.
Per fare una cosa ben fatta si può sbucciare una mela , tagliarla a fettine sottili e ricoprire il ripieno disponendo le fettine a cerchi concentrici
Stendere la pasta frolla rimanente (il coperchio!) e poi, con calma, pazienza e sangue freddo, appoggiarla sopra il ripieno; ripiegare i bordi per chiudere la torta, sigillando bene.
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Cuocere in forno per circa un’ora o comunque fino a che il coperchio è ben dorato.
La torta è buona sia fredda che tiepida: la mia è stata così apprezzata che l'unica fettina rimasta è questa:
Nota a piè di pagina n. 1 :Questa torta è chiaramente un dolce tedesco e infatti la ricetta viene da una vicina di casa della mia nonna paterna.Questa signora, nata in Baviera e poi sposata con un italiano, si chiamava Augusta (nome che le stava a pennello anche per l’aspetto fisico) ma, in casa nostra ci si riferiva a lei chiamandola semplicemente “Frau” (“Signora” in tedesco), per cui la torta è nota anche “torta di Frau”.
Nota a piè di pagina n. 2: con la ricetta di questa torta ho fatto una delle mie prime incursioni nel mondo dei blog. Capitata per caso da Paoletta di Anice e Cannella mi ero lasciata tentare dalle sue raccolte e le avevo mandato (via mail) questa ricetta per la sua rubrica “le ricette dei lettori” e lei era stata così carina da pubblicarla, anche se non avevo ancora aperto la mia blog-cucina.
Nota a piè di pagina n. 3: come tutti, abbiamo attraversato periodi di “vita vera” in cui siamo stati costretti a saluti definitivi e a distacchi dolorosi; anche adesso aspettiamo la neve come una nuova pagina bianca (sta nevicando, finalmente.....).
una torta buonissima, ma dirti la verita', sono rimasta incatata dalla foto... che bellezza! beh, sono contenta che vi siate divertiti ciaspolando per la neve... sono stata lassu' una volta in inverno e mi ricordo ancora lo stambecco che sono riuscita a vedere per mezzo secondo, venuto di soppiatto a valle a brucare! Spero che abbiate tanti nuovi bei ricordi anche voi!
RispondiEliminaCapisci perchè lo chiamiamo il "posto magico"?
EliminaAbbiamo una gran voglia di tornarci...
Claudette
Vedo che, una manina dispettosa ha lasciato il segno nella pasta!
RispondiEliminaIn questo periodo sono sempre di corsa, non sono ancora riuscita a provare lo "Schissotto", però, oggi ho preparato una crostata veloce ed ho esagerato nella quantità della frolla , magari vedo se è sufficiente per preparare la torta di Frau, adoro i dolci alla mela!
... Già, a volte siamo costretti a passare attraverso i periodi di "vita vera"...
A presto
Il proprietario della manina dispettosa si è divertito molto ad aiutarmi e soprattutto a imbiancare di farina la mia cucina che,alla fine, sembrava coperta da una bella nevicata...
EliminaFammi sapere come è venuta la torta!
A presto
Claudette
Ciao Claudette,
RispondiEliminai miei bimbi aspettano la neve da un paio di mesi,
ma qui ancora niente, l'italia intera messa in ginocchio dalla neve,
qui intorno le montagne sono alte 1700 m e sono state appena sporcate da un pò di bianco.
Che delusione.
Ho copiato la ricetta, questo fine settimana sarà sulla mia tavola.
Già penso al profumo e alla bontà.
Angela
Spero che la torta di Frau vi piaccia.
RispondiEliminaAnche qui la neve è stata poco più di una spruzzata: niente pupazzo e niente ciaspole,solo qualche palla di neve.Peccato!
A presto
Claudette
sono certa che quando farò questa torta avrò bene in mente il tuo racconto..e a volte la vita vera sa far male veramente
RispondiEliminati abbraccio monica
Provala e spero che ti piaccia (il solo profumo per me è una delizia).
EliminaA presto
Claudette
Missione compiuta
RispondiEliminaLa frolla avanzata è stata giusto sufficiente per preparare una tortina un po' più piccola... ma decisamente buonaaaa!
Pensa che non era nemmeno la classica frolla, ma una versione senza burro e uova e con lo zucchero di canna, eppure mi è piaciuta moltissimo... non oso immaginare come sarà buona con la ricetta classica!
A presto
Mi hai fatto per un attimo sognare di boschi ammantati di neve e passeggiate con le ciaspole ammantante di silenzio, in un paesaggio un po' grigio, un po' cupo, ma forse, chissà, catartico, perché cosa ti era capitato non lo so, ma sono certa che ti ha fatto male e che, magari, come faccio anch'io, hai cercato conforto nella natura...
RispondiEliminaBuonissima la torta, anche quella sicuramente scaldacuore...
Quelle ciaspolate sono state veramente un sogno e l'aggettivo "catartico" che hai usato è perfetto per esprimere quello che è stata quella vacanza. Lo spettacolo della natura mi è sempre di conforto nei momenti difficili e dolorosi:lo è stata allora e lo è stata più di recente lo scorso anno.
EliminaConforto mi è anche il cucinare, con i gesti ripetuti e le ricette che mi ripotano alla mente cose belle e persone che non ci sono più.
Ah,ovviamente mi è di conforto anche la musica....
Claudette
meravigliosa e delicatissima e le foto da paura che freddo
RispondiEliminaFreddo? no ...meraviglia!
EliminaClaudette
Ha una bellissima faccia la tua torta! E in quanto alla neve...se vuoi venire in Romagna, con le ciaspole...adesso è il momento giusto! Grazie per la tua visita!
RispondiEliminaCiao...che meraviglia questa casa...dove sta? Anch'io faccio la torta di mele così, però nel mio ricettario è segnata come Apple pie...comunque, dalle tue foto usciva un buonissimo profumo di cannella...
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