lunedì 13 febbraio 2012

"Al paradiso delle signore"

C’è un negozio in centro (città) di cui guardo sempre volentieri le vetrine, nel quale entro ancora più volentieri, certa di trovare quello che cerco,  dal quale esco soddisfatta e con il desiderio di tornare quanto prima perchè su più d’uno degli articoli esposti ho lasciato il cuore. Non è una gioielleria, dove mi sembra di dover esibire il cedolino dello stipendio prima di varcare la soglia, nè uno dei negozi di abbigliamento dove  entro malvolentieri soprattutto se sono presidiati da commesse di bella presenza che mi squadrano con occhio critico e sentenziano  - forti della loro taglia 42 – “No signora, per lei non abbiamo nulla, quest’anno solo abiti di maglia....” , non è neppure un negozio di scarpe, che affronto invece abbastanza spavalda e neppure una pasticceria  o una profumata panetteria; non è una merceria, dove divertirmi a  scegliere i fili da ricamo in infinite sfumature di colore e neppure una cartoleria o una libreria, in cui scovare un libro nuovo per la Pulce.
Questo “paradiso”  è un negozio di “porcellana e affini” (il nome non permette di dubitare su quali articoli venda) ha ampie vetrine su tre lati, ben allestite  che io e madre ammiravamo sempre e nel quale mai mi sarei sognata di entrare, fino al momento del miomatrimonio. Mi sentivo intimorita di fronte a tutte le delicate bellezze esposte; mi era sempre  sembrato che l’accesso fosse consentito solo a persone di rango superiore, a signore della buona società capaci di distinguere senza indugio un Baccarat da un cristallo di Sèvres, abituate a sorseggiare il caffè o il te da porcellane di Limoges o a utilizzare solo posate d’argento, non a un’anonima impiegata, sia pure con gusti ben precisi.
La delusione accumulata nel girare per definire la famosa "lista nozze" in tutti i negozi  consigliati da amiche e colleghe già sposate e nei quali  le mie richieste di futura padrona di casa si scontravano sempre con le solite risposte “non si usa, non è di moda, è troppo classico”,  il tentativo di  una commessa di convicermi dell'assoluta indispensabilitàdi un bollilatte che costava come se fosse stato d'oro,  la sicurezza che mi veniva dal fatto di sentirmi - come tutte le future spose - più bella del solito, mi hanno dato comunque il coraggio di entrare in un freddo pomeriggio di febbraio di tanti anni fa, con il mio allora fidanzato e futuro marito  e di uscire deliziata intestataria di una lista nozze che teneva conto dei miei gusti, ma anche del fatto che non ero l'erede al trono con un seguito miliardario. 
Da quel febbraio non mi limito più solo a guardare incantata le vetrine,  ma entro anche se non spesso come vorrei, senza timore, anche se sono ancora una banale impiegata.
La prima volta che sono tornata, pochi mesi dopo il matrimonio ho esordito, con un certo imbarazzo,  dicendo “Ho combinato un guaio...  ho rotto ......" (e io rompo abbastanza di frequente)
“Ma bene signora!   – mi ha risposto  il proprietario, lasciandomi basita,  e ha continuato -  sono contento perchè per fortuna ci sono clienti che rompono come lei, altrimenti io avrei già chiuso....”
Di recente, mentre sceglievo il regalo per una carissima amica che ha varcato la soglia fatidica degli -anta, mi sono guardata intorno e ho commento “Io mi sposerei ancora, solo per rifare qui la mia lista nozze e farmi regalare  ancora tante cose belle.... – e alla commessa che mi ha guardato  interdetta ho precisato – “ con lo stesso marito, ovviamente ....”
Buon San Valentino .....

La ricetta non è strettamente legata a San Valentino  ma è uno dei piatti preferiti di mio marito, lombardissimamente amante del riso ed ha il vantaggio di poter essere preparato in anticipo (domani mattina) infilando la pirofila in forno al momento giusto (quando arriveremo a casa dal lavoro)



RISO ALLA VALDOSTANA


INGREDIENTI
(per 6 persone)
450 grammi di riso
70 - 100 grammi di funghi porcini secchi
prezzemolo abbondante
 1 spicchio di aglio
300 grammi di fontina (o fontal se non piace il sapore molto deciso della fontina)


PROCEDIMENTO
Ammollare i funghi secchi in acqua tiepida e pulirli bene; preparare un intingolo con i funghi, il prezzemolo e l'aglio, aggiustandolo di sale. Tagliare la fontina a cubetti, tenendone da parte delle strisce sottili
Cuocere il riso in abbondante acqua salata, scolarlo e condirlo con burro e grana.
Imburrare una pirofila e procedere in uno di questi modi:
  • altenare uno strato di riso, uno di funghi e di fontina, terminando con le fettine sottili di fontina, il grana e qualche fiocchetto di burro
  • condire il riso con i funghi e la fontina, terminando sempre con la fontina come detto sopra
Infornare a 180°, per una buona mezz'ora. Servire ben caldo accompagnando, eventualmente, con un po'di intingolo ai funghi tenuto da parte e allungato con un  paio di cucchiai di panna liquida.


Nota a piè di pagina n. 1: mio marito ha eletto il negozio a suo fornitore ufficiale e sa che - se è a corto di idee - lì qualcosa per me lo trova sempre.

Nota a piè di pagina n.2: il problema a questo punto però è lo spazio perchè il negozio in questione non è il mio unico "fornitore", dato che non so resistere al reparto casalinghi dell'Ikea (che per fortuna non è così vicina)

Nota a piè di pagina n.3:  le foto, risalgono ovviamente ad un'altra occasione. Domani mattina mentre berrò il mio te aleggerà nell'aria l'aroma di funghi porcini...

14 commenti:

  1. Divertentissimo il tuo post (leggevo e mi sembrava di essere presente alle vicissitudini e inoltre adoro i negozi come quello della tua lista nozze) e appetitosa la ricetta di cui ti ringrazio perché ne approfitto per cucinarla alla prima occasione. Trascorri un buon San Valentino. Ciao

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    1. Prova e fammi sapere; è un piatto abbastanza semplice da cucinare,sicuramente non leggero, ma molto gustoso e di solito viene molto apprezzato.
      Claudette

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  2. Quelli che mi dicono "non si usa più, non è più di moda" istintivamente mi fanno venire i nervi.
    ed è anche vero che se una cosa non è più "di moda" è quasi impossibile trovarla!
    Anche io ho un debole per gli articoli per la casa, entro sempre nei negozi anche solo per dare una sbirciatina alle novità :DDDDD

    Non conoscevo il riso alla valdostana, ma la ricetta mi piace tantissimo e mio marito, come il tuo, adora il riso!

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    1. In questo negozio si spazia dal supermoderno al classico intramontabile. Comunque a volte anche al supermercato mi faccio un regalino "da cucina".
      Il riso alla valdostana fa ormai parte del ricettario di famiglia:è un collaudato piatto forte della mia unica zia alla quale la ricetta era stata passata da una collega di lavoro più di trent'anni fa.Provalo!
      Claudette

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  3. Anche i miei gusti sono abbastanza retrò, soprattutto in fatto di stoviglie. E i negozi sul genere sono i miei preferiti!
    Ottimo piatto! :)

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    1. Grazie, anche le tue ricette sono sempre molto gustose. Ti leggo sempre ma non sempre riesco a lasciarti due parole. Ciao!
      Claudette

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  4. Come ti capisco, io se potessi mi trasferirei a vivere in un certo negozio di articoli casalinghi molto rétro, che mi fa sentire tanto sicura di me e tanto elegante! Dormirei sulle loro lenzuola di seta, mi preparerei la colazione scaldando il latte nei loro bricchi di porcellana e la cena nelle cocottes di Le Creuset.
    Ma il riso siffatto è un attentato ai miei buoni propositi di limitare i latticini!!!

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    1. A volte ci si sente più eleganti e sicure apparecchiando la tavola come piace a noi, con cura, che agghndate di tutto punto in ufficio.....
      Il riso,oltre che un attentato ai tuoi buoni propositi, è un attentato alla linea....e sai poi che sguardi le commesse!
      Claudette

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  5. Mamma mia che risottino, ne assaggerei volentieri una forchettata! E' uno di quei piatti che sembrano fatti apposta per queste giornate così fredde!

    Da alcuni negozi non si dovrebbe passare troppo spesso: non si esce mai a mani vuote...

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    1. Mia madre preparava questo piatto a Capodanno perchè - cme tutto ciò che è in grani - anche il riso porta abbondanza (facciamo finta di crederci, in questo periodo dovremmo mangiarne a quintali!)
      Per fortuna questo negozio è chiuso duranate la mia pausa pranzo, così non sono indotta intentazione: mi limito a guardare le vetrine!
      Claudette

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  6. Che delizia! Mi mangerei tutta la teglia!

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  7. adoro il riso e questo piatto è una bontà!
    mi sono unita ai tuoi lettori e se ti va passa da me!
    abbracci

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  8. Benvenuta! Ti aspetto presto di nuovo. Io intanto sono passata da te.
    Ciao, Claudette

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  9. ...ovviamente...
    molto divertente il tuo racconto!
    HO adorato il momento della -lista nozze-...ho però esagerato coi bicchieri..103..benedetta gioventù e inesperienza.
    Bacio, Nicole

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