Capita che mio figlio, la Pulce, si dedichi ai compiti (pochi per essere sincera)
e alle prime letture mentre io cucino e non è raro che approfitti di
quei momenti per raccontarmi che cosa combina a scuola, inframmezzando
i suoi racconti con le domande più bislacche.
Lo scorso sabato pomeriggio, uno di quei pomeriggi in cui la pioggia incessante
non consente di fare altro che stare in casa a cucinare e ascoltare
musica (si può anche stirare lo so, ma è più noioso), mentre io pulivo
carciofi e tompinambour per una vellutata, la Pulce mi riferiva delle sue recenti
conquiste nel mondo delle lettere e delle parole."Mamma, sai che a scuola facciamo il gioco delle parole?"
"Mmmh, bello ....e come si fa?"
"Devi trovare le parole che iniziano con la letterina che dice la maestra"
"E tu quali hai trovato?"
"Io ho detto I come innocuo"
"Caspita Pulce, che parola difficile! Ma lo sai che cosa vuol dire?"
"Sì, vuol dire come il gatto."
"Come il gatto??"
"Sì mamma, l’ho detto anche alla maestra, innocuo vuol dire che non fa male, come il gatto che ti mordicchia ma non ti mangia come il giaguaro"
"Però, Pulce, sei proprio bravo…"
"Eh sì sono bravissimo, me lo ha detto anche la maestra!"
"Non fare il ganassetta, Pulce…. Sicuramente anche i tuoi compagni hanno trovato delle belle parole"
"Sì , ma io ho tovato una parola lunghissima, ho detto A come appartamento….. mamma era la parola più lunga con la A, 12 lettere, pensa, proprio 12! a me piacciono quelle lunghe con tante lettere, però…."
"Però che cosa?"
"Però io ne ho detta una lunghissima, ma la maestra dice che non esiste"
"Può darsi ....che parola era?"
"Anninadondevieni, mamma….mi ha detto che non esiste!"
"………….. e sì Pulce, la maestra ha ragione (oddio ho creato un mostro .....) non è una parola sola e poi ......
E poi la storia è questa: la scorsa primavera è nata una nipotina, minuscola
rispetto ai suoi cugini (chi più chi meno i maschi di famiglia sfioravano
alla nascita i 4 kg) che è stata chiamata Anna.
Date le dimensioni le è subito stato affibbiato il diminutivo di
Annina e a me – degna figlia di cotanto padre, cresciuta a pane e Callas
- è venuto spontaneo attaccare a quell’Annina le parole del libretto di
Traviata (ATTO SECONDO - Scena seconda.) e in casa nostra la
nipotina - e adorata cuginetta della Pulce - è diventata
Anninadondevieni…..
Sabato, a quel punto, la preparazione della vellutata si è interrotta, con i carciofi in
padella, e a una Pulce incredulo e scettico ho fatto ascoltare il
passaggio incriminato (la scusa è stata buona perchè il CD continuasse
poi il suo lavoro, riempiedo cuore e cucina di musica ...)
E la Pulce? più o meno convinto della mia spiegazione, ha trovato subito però la parola per il suo riscatto...
"Mamma, quando giocheremo ancora posso dire T come Topinambour? esiste?"
"Sì Pulce, è una parola strana, è quasi lunga ed esiste davvero."
Ah, ecco la ricetta che stavo preparando, già collaudata in passato, non è mia, ma di Sabrine, dalla quale ho copiato più d'una delle sue splendide vellutate, che sollevano il morale nelle giornate di pioggia, in ogni stagione.
Vellutata di topinambour e carciofi
Ingredienti
(per due persone, perchè i topinambour alla Pulce piacciono solo come parola con a T )
400 grammi circa di topinambour (pesati una volta puliti)
2 patate piccole (100 gr )
2 carciofi
1 piccola cipolla (Sabrine dice scalogno, ma non ne avevo più)
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
granulare vegetale
sale (e pepe)
Lavare
e sbucciare i topinambour, le patate e lo scalogno; tagliarli a
fettine sottili e metterli in una pentola coperti a filo d'acqua con
mezzo cucchiaino di granulare vegetale. Far bollire finché le verdure
non diventano tenere. Sabrine dice circa un quarto d'ora; io ci ho impiegato di
più, quasi mezz'ora, forse le mie verdure erano più coriacee o, forse,
aveva ragione la mia nonna la quale sosteneva che il gas di città cuoce
prima ....
Quando le verdure sono cotte,
aggiungere un bicchiere di brodo vegetale e passare con il frullatore a
immersione, aggiungendo, se la crema è troppo densa, un altro po' di brodo o di acqua o di latte (attenzione però che non diventi simile a un brodino di
verdura)
Affettare sottilmente i carciofi, mondati delle foglie esterne più dure e del fieno interno, lavati e tagliati in quarti, e saltarli in padella con due
cucchiai d'olio; devono rimanere croccanti o comunque più fritti che
bolliti; i miei, a causa dell'impegno musicale con la Pulce si erano un po'
"attaccati" (anche se nella foto non si vede) e non è stato un
male
Secondo Sabrine i carciofi andrebbero, oltre che salati, anche pepati, ma in casa
Fiordisambuco il pepe non usa.
Servire la vellutata calda con una cucchiaiata di carciofi e un filo d'olioNota a piè di pagina n. 1: La ricetta originale prevede, oltre che lo scalogno al posto della cipolla anche un bicchiere di latte per rendere cremosa la vellutata, ma il signor Darcy dice che il latte gli è pesante.
Nota a piè di pagina n. 2: mentre si prepara la vellutata, i carciofi già mondati e lavati, si possono tenere in acqua acidulata per evitare che anneriscano
Nota a piè di pagina n. 3: il nonno melomane al quale è stato raccontato l'episodio è rimasto ovviamente deliziato.
Nota a piè di pagina n. 4: ecco, comunque il testo del libretto di Traviata
ALFREDO Annina, donde vieni?
ANNINA Da Parigi.
ALFREDO Chi te 'l commise
ANNINA Fu la mia signora.
ALFREDO Perché?
ANNINA Per alienar cavalli, cocchi,e quanto ancor possiede
Nota a piè di pagina n. 5: il post era stato pensato diversamente,quando ho iniziato a pulire le vedure sabato.. ma il sorriso che mi ha strappato la Pulce mi ha fatto cambiare rotta.
alle pulci bisogna sempre dargli retta... se sono simpatiche come la tua poi è una delizia.
RispondiEliminanon uso molto il topinambur... devo cominciare seriamente
baci
Sandra
Non lo suo nemmeno io spesso, perchè non sempre lo trovo quando faccio la spesa , però mi piace per il sapore delicato.
EliminaProvalo e fammi sapere che cosa nei fai, così copio...
Claudette
G come grandissimo alla tua Pulce che sembra la fotocopia del mio Arc...
RispondiEliminaB come buonissima alla tua vellutata.
E come esaltanti i pomeriggi con i nostri cuccioli.
A presto ....
Nora
M come momenti ritagliati tra un impegno e l'altro
EliminaS come le sorprese che questi cuccioli ci riservano con le loro osservazioni
D come dieta e questa ricetta direi che va bene, con tutte queste verdure..
Claudette
...questo tuo racconto mi ha fatto sorridere con il cuore...
RispondiEliminaUn abbraccio a te e al tuo Pulce!
PS: sai che non so se qui trovo i topinambour?...devo informarmi...
Anche io ho sorriso pensando al "lessico famigliare" che prende vita in ogni casa
EliminaI topinambour non sono molto diffusi nemmeno qui; io li trovo - e non sempre - al supermercato, ma sono una scoperta relativamente recente. Sicuramente da bambina non avrei potuto dire "T" come topinambour!
Claudette
Che bello chiacchierare con i bambini!
RispondiEliminaOra che i miei sono grandi, mi mancano un po' queste chiacchiere leggere come l'aria di primavera!
Non ho mai provato i topinambour di cosa sanno?
Ti rispondo qui in merito al malto-nocciola
il malto é uno zucchero poco dolce ricavato dal riso, dal mais o dall'orzo e serve come sostituto dello zucchero, ha la consistenza del miele d'acacia.
In questo caso è addizionato di crema di nocciole.
E' molto buono sciolto nel latte caldo, ma anche nel caffè, (se, come a me, ti piacciono i pasticci).
Lo uso inoltre come ingrediente nei dolcetti, come biscotti o muffin.
Ma quante cose possiamo imparare dai bambini!! La tua piccola pulce mi ha fatto sorridere... ma non mi sarebbe dispiaciuto vedere la faccia della maestra davanti a questo meraviglioso " Anninadondevieni"..!
RispondiEliminaIo, appassionata di creme, vellutate e compagnia bella, proverò assolutamente questa ricetta, sarà l'occasione giusta per assaggiare il topinambour...
Ti auguro una buona settimana, a presto
Bentornata Lolle, sei mancata in questa cucina!
RispondiEliminaImmagino che anche tu con tre figlie abbia avuto episodi scolastici come questo. Nel frattempo la Pulce ha proposto una nuova parola : peccato fosse il nome della frazione in cui noi abitiamo ( ma la scuola è in un altro paese...) e -acora una volta - la maestra è rimasta perplessa; questa volta però la Pulce ha saputo spiegarsi!
Il topinambour sa di carciofo, più o meno, ma è più delicato;prova la vellutata e fammi sapere
Ti aspetto presto!
Claudette
Il prossimo step sarà "Quandomenvosoletta", questa è lunga bene!!!! E la Q è una lettera difficile!
RispondiEliminaCome sta il consorte? La vellutata gli ha giovato? ;-)
Ti saprò dire, alla "Q" deve ancora arrivare....non vorrei mai però che la maestra pensasse che la Pulce viva in una famiglia di folli che inventano le parole o - peggio - che la madre della Pulce sia una svampita che ascolta l'opera....
RispondiEliminaIl consorte nel frattempo è guarito: sarà stato merito della vellutata o dell'antibiotico per la tonsillite?
Claudette
La vellutata di topinambour è davvero deliziosa ed è stata promossa anche dalle mie figlie, confesso che per non rischiare troppo, mi sono limitata a preparare la sola vellutata senza aggiungere i carciofi, comunque l'esperimento è riuscito! Grazie!
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaGrazie a te di essertifidata (ma le ricette di Sabrine -Fragole a merenda che ho provato finora non mi hanno tradito) e un saluto alle tue figlie!
EliminaClaudette
Anninadondevieni mi mancava.
RispondiEliminaSono una ignorante di musica in genere e classica ancor di più. Dovrò rimediare chiedendo lumi a una cara amica cantante del genere!
;-)
intenerita e deliziata, anche un po' incuriosita, andrò a tirare fuori il CD,
RispondiEliminaciao e grazie Marina
Che emozione questi racconti, che orgoglio queste prime scoperte; bellissime le vostre conversazioni in cucina... il sole in una giornata di pioggia!
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