domenica 25 gennaio 2015

In caso di neve.... canederli (per l'MTC n. 44)


Per metà della settimana passata era prevista neve.
Purtroppo, avrete detto voi.
Finalmente, dicevo invece io.
Finalmente, perché a me la neve, nonostante i disagi, i ritardi, i contrattempi, mette allegria, una sorta di euforia che travolge e cancella ogni aspetto negativo di un’abbondante nevicata.
Dicevo, perché in realtà la neve si è feramata a quote più alte, ma qui non si è fatta vedere e io non ho potuto fare altro che rifugiarmi  nei ricordi della nevicata del 2006, quando – ancora senza Pulce e con un fisico in grado di reggere le idee folli di mio marito – avevo seguito il sig. Darcy prima in camminate notturne nei boschi innevati dietro casa e poi in escursioni con le ciaspole nel posto magico.
Senza dimenticare la nevicata prenatalizia del 2009 che ci aveva colto di sorpresa in un lunedì pomeriggio  e ci aveva fatto rientrare a casa tardi,  nel buio più pesto, lungo la strada del lago, silenziosa, deserta, con la Pulce – recuperato al nido dopo una lunga camminata nella neve che aveva trasformato in stracci gelati i miei eleganti stivali da ufficio -  che ci guardava con gli occhi sgranati e che reclamava per la fame.
E a casa? “mort el  föc e fregia l'aqua”, come si dice qui….
Niente corrente, riscaldamento morto e frigorifero vuoto se non fosse stato per una pentola di brodo (di quello buono), avanzo del bollito della sera precedente, e sei canederli allo speck, omaggio di un ex collega trentino.
Credo che siano stati i canederli più buoni che abbiamo mai mangiato.....
E allora, anche se la neve non c'è, ecco i canederli per l'MTC n. 44.
Non ho osato accostamenti insoliti e non mi sono lanciata in esperimenti arditi; ho usato due ingredienti trentini (lo so, lo so .... l'Ampezzano non è in Trentino e nemmeno in Alto Adige...), acquistati nella nostra scorribanda prenatalizia all'Artigiano in Fiera  e gelosamente tenuti da parte per un'occasione speciale: la mortandela della Val di Non  e il filetto di maiale affumicato, più morbido e aromatico dello speck.

Canederli in brodo con 
Mortandela della Val di Non e filetto di maiale affumicato

Ingredienti

per il brodo
700 grammi di reale di manzo
1 carota
1 cipolla
1 gamba di sedano
1 spicchio di aglio
2 foglie di alloro
sale grosso q.b.

per i canederli

300 grammi di pane raffermo tagliato a cubetti di circa 1 cm di lato
2 uova
200 ml di latte
40 grammi di grana grattuggiato
1 cucchiaio di farina (scarso)
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
2 pizzichi abbondanti di sale
200 grammi tra mortandela e filetto di maiale affumicato tagliati a cubetti piccolissimi


Procedimento

per il brodo
 (io seguo l'insegnamento materno e schiumo prima di aggiungere le verdure...)

Ho messo  la carne in una pentola alta, l'ho coperta  con l'acqua e ho portato a bollore; ho schiumato  con il mestolo forato e aggiunto  le verdure mondate e lavate quando non si forma più schiuma. Ho salato  (poco perchè si può aggiustare dopo),  fatto bollire a fuoco moderato per un paio d'ore, senza chiudere completamente la pentola con il coperchio. Ho tolto la carne e le verdure con il mestolo forato e ho filtrato il brodo, assangiandolo per valutare se era saporito.

per  i canederli

Ho tagliato il pane (la mia era una pagnotta tradizionale, senza pretese, a mollica compatta) a cubetti, eliminando la crosta.
Ho messo i cubetti in una terrina ampia, ho mescolato due uova con il latte e ho versato il liquido sul pane.
Mentre il pane si ammollava (20 -30 minuti, amalgamandolo ogni tanto), ho tagliato la mortandela e il filetto a cubetti piccolissimi (2/3 mm) e  tritato il prezzemolo.
Ho mescolato poi il pane con le mani: le indicazioni di Monica sono perfette per capire se la consistenza è quella giusta: l'impasto è risultato morbido, non inzuppato  e non troppo appiccicoso.
Ho aggiunto il grana grattuggiato, il prezzemolo, il sale e i cubetti di mortandela e  filetto, mescolando  velocemente; ho unito la farina (un po' meno del previsto) e impastato con le mani, in modo da compattare l'impasto e distribuire gli ingredienti ino modo uniforme.
Il composto è,come dice Monica,  leggermente colloso, ma non troppo umido.
Con le mani bagnate ho formato  una pallina di impasto delle dimensioni di 3-4 cm di diametro come prova.

In una pentola più piccola ho portato il brodo a bollore e ho fatto la fatidica prova, immergendo un canederlo nel brodo e lasciandolo cuocere, abbassando il fuoco e lasciando qualche spunto di ebollizione. Il canederlo, meraviglia delle meraviglie, è rimasto perfetto nella sua forma, senza "deslenguarsi" (il mio terrore in ogni preparazione di questo tipo)

Sono quindi passata alla preparazione degli altri canederli  (ne sono venuti in totale 12) e alla cottura di quelli  da servire a cena, in una sera di vento, senza neve. 


 Nota a piè di pagina n. 1: non era il primo esperimento di canederli, perchè - innamorata delle Dolomiti - li avevo già preparati tempo fa, ma era ora di  riproporli. La sfida mensile dell'MTC ha il merito di "impormi" termini e scadenze per cucinare piatti che, altrimenti - presa dai mille impegni quotidiani - rimanderei a data da destinarsi (tendente all'infinito futuro)

Nota a piè di pagina n. 2: una decina di giorni fa ci è capitato di tornare a casa,  piuttosto tardi, con la spesa appena fatta, e di trovare la sorpresa della casa buia e fredda per un guasto dovuto al maltempo che interessava l'intero paese (inutile quindi chiedere ospitalità al nonno). L'insolita atmosfera di un'improvvisata cena a lume di candela (che in alcuni momenti per il numero di lumini e candele che brillavano in giro oper la cucina aveva assunto l'aspetto di una seduta spiritica) non è è stata gradita però dalla Pulce ....

Nota a  piè di pagina n. 3: le nevicate al di là delle Alpi a noi hanno portato giornate terse di sole, cielo azzurro e vento che taglia la faccia e solleva la neve sulle cime al di là della finestra....


Nota a piè di pagina n. 4: e gli altri canederli avanzati? distribuiti  ai nonni che sembrano aver apprezzato

16 commenti:

  1. Già solo per l'atmosfera intima e casalinga che hai saputo creare meriteresti un bacio, per non parlare della magnifica ricetta: adoro i canederli, mi rimettono in pace col mondo... come la neve...

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    1. Non avendo la neve mi sono accontentata dei canederli....
      Claudette

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  2. I canederli e l'inevitabile richiamo alla montagna rivivono qui nella tua ricetta, con la reinterpretazione del ricordo attraverso prodotti particolari.
    Rivisiti l'idea dei salumi che vengono abitualmente usati per prepararli, ma rimanendo nei luoghi da cui scaturiscono.
    Brava, bel piatto, caldo e avvolgente, perfetto anche per una cena a lume di candela, con il fuoco che scalda il brodo e l'aroma che si diffonde e scalda i cuori ed i palati.

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  3. Ecco vedi? Ho sempre da imparare: conosco la 'volgare' mortadella, ma non avevo mai sentito parlare di mortanDela.
    Ma temo che il suo gusto affumicato mi piaccia tanto. Come questi canederli, del resto!
    :-*

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    1. E' urgente una visita in Val di Non , allora.... oppure aspetti dicembre e vai all'Artigiano in Fiera a Milano oppure cerchi (e trovi!) in internet...
      Claudette

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  4. La mortadella della Val di Non mi manca.... mi sa che devo trovarne uno spacciatore!
    Anche per me i canederli mi fan venir in mente la neve, la montagna, la tranquillità. Sarà per questo che mi piacciono tanto?
    A presto
    Nora

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    1. Stessi suggerimenti dati a Gaia, qua sopra: gita in Val di Non, visita all'Artigiano in Fiera (tu hai il vantaggio di essere a Milano, ma devi aspettare dicembre), trovare uno "spacciatore"....
      Claudette

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  5. Ecco, non sono mai riuscita a definire bene quella particolare emozione che mi prende ogni volta che mi ritrovo nel bel mezzo di una nevicata... euforia, giusto, è proprio così. Adoro la neve e sto soffrendo perchè sono due anni che non riesco a fare una bella camminata in un bel paesaggio imbiancato, nel silenzio ovattato, con la neve che scricchiola sotto ai miei piedi. Bellissimo! E bellissimi i tuoi canederli... proprio quello che ci vuole per riscaldarsi un po' :)

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    1. Anche a noi mancano (tanto!) le ciaspolate in mezzo alla neve, nel silenzio incanatato dei boschi altoatesini.
      Ci accontentremmo anche di una neve più casalinga, ma - ancora una volta -niente da fare!
      Claudette

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  6. Magari ti rifai con la neve che dovrebbe arrivare domani...
    Intanto grazie per questa ricetta che sa di buono...

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    1. So che ha nevicato nella verde Brianza, ma qui sul lago nulla: un paio d'ore di fiocchi grandi e pesanti che si sono dissolti appena a terra .
      Claudette

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  7. Qui sta nevicando da stamattina e le mie figlie fanno il tifo affinché domani le scuole rimangano chiuse, oggi abbiamo patito parecchi disagi ma confesso che la prima vera nevicata dell'inverno ha sempre il suo fascino!
    Chissà che stasera la neve non arrivi anche da voi... prepara gli stivali!

    .. Non ho mai assaggiato i canederli ma ho il sospetto di essermi persa qualcosa di molto buono...

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    1. Niente neve, peccato.....
      Non hai mai assaiggito i canederli? provali.... mio fratello ne parlava con un certo disprezzo e li definiva "gnocconi di pane, pesanti e indigesti"; poi li ha assaggiati e si è ricreduto.
      Claudette

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  8. E' arrivata la neve? Qui in pianura si, ma poiché ora piove, abbiamo un simpatico pantano marrone!
    Io odio la neve cittadina! ahahahahah!
    Sai cosa mi piace dei tuoi post? l'atmosfera che riesci a dargli, mi sembra di essere li con te e scambiare quattro chiacchiere fra amiche, mi piacciono le tue foto, sono vere! Niente atmosfere finto provenzale, niente legni consumati e scorticati per creare il look finto rustico di campagna, niente accessori di peltro e trine ingiallite finta casa della nonna! Evviva le case vere, con le nostre stoviglie veramente consumate da noi!
    Ti auguro buon weekend e passeggiate sulla neve!

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    1. Le mie foto sono vere e bruttine....e io a volte mi sdiliquisco davanti a più artistiche composizioni e a immagini scattate da chi padroneggia tecnica e macchina fotografica.
      Però hai ragione, sono "genuine": il tavolo è quello della mia cucina, le tovaglie quelle che stanno sul terzo scaffale dell'armadio della biancheria e le stoviglie quelle che usiamo io, il sig. Darcy e la Pulce, con qualche concessione ai pezzi preziosi ereditati da nonno decoratore ceramista
      E le tue parole mi fanno tanto, tanto piacere....
      Claudette
      p.s.: niente neve, comunque....

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  9. Buoni i canederli!!! E come sono ancora più gustosi certi piatti quando fuori fa freddo! Anche qui in Toscana è arrivata la neve, ma bisogna fare una mezz'oretta di macchina per trovarla, così mi accontento guardandola sulle montagne... Eleonora

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