domenica 30 agosto 2015

Sette giorni


 Sette giorni di vacanza in montagna nei quali far stare:
- la scoperta di qualche posto nuovo;
- il giro ai piedi delle Odle che lo scorso anno abbiamo fatto senza vedere nulla perchè ha piovuto dal primo  all'ultimo passo sul sentiero;
- una via ferrata per il signor Darcy che si strugge l'anima di fronte ai paradisi di roccia, per me irraggiungibili,  che lo aspettano;
- l'escursione preferita della Pulce che ormai affronta i sentieri con baldanza e ogni tanto si ricorda di guardare alle sue spalle, dicendo sconsolato "Papà, la mamma è rimasta ancora indietro....";
- una capatina al posto magico, che non perde mai il suo incanto;
- qualche acquisto sfizioso per ricordarsi delle vacanze  una volta rientrati nella routine quotidiana;
- una merenda golosa che manda all'aria la dieta, ma che riconcilia con il mondo;
- un pigro pomeriggio  sul prato,  con il sole e - a piacere -  un libro, il ricamo, il giornale;
Forse il programma era un po' troppo ambizioso, forse una settimana (compresi giorno di arrivo e giorno di partenza) era un po' poco per soddisfare le esigenze di tutti; aggiungiamo che le condizioni del tempo non ci hanno aiutato. Sta di fatto che il posto magico è rimasto tra i sogni, il pomeriggio di sole è diventato un paio d'ore, il signor Darcy ha rinunciato alla via ferrata e io alla merenda che mi aveva stregato qualche anno fa.
Però me la sono preparata a casa, come avevo già fatto in altre occasioni in cui ero stata preda della nostalgia.....

Canederli di prugne
Una precisazione, che potrebbe andare tra le note a piè di pagina, ma che - secondo me - sta meglio qui: la ricetta è stata abbondantemente adattata nelle dosi: quelle indicate in uno dei tanti opuscoli di promozione turistica ( non ho ancora trovato il coraggio di chiedere al proprietario della malga le ricetta "vera") prevede un uovo, 150 grammi di ricotta e 50 grammi di farina per ottenere una "sfoglia  da stendere sottile"  ricavandone dei quadrati.  Con queste dosi  per me è sempre stato  assolutamente impossibile ottenere un impasto maneggiabile. Mi sono avventurata ad aggiungere farina fino ad ottenere una consistenza accettabile: giusta o sbagliata che sia stata la mia scelta i canederli - se non perfetti - sono riusciti golosi a sufficienza da tentare anche il sig. Darcy (notoriamente amante più delle ferrate che dei dolci) e da non far rimpiangere a me la merenda in malga

Ingredienti
per 6 canederli

40 grammi di burro
40 grammi di zucchero
1 pizzico di sale
1 uovo
150 grammi di ricotta
120 grammi di farina (circa)
6 piccole prugne  scure
6 cucchiaini di marmellata di prugne

per servire
30 g di pangrattato
30 g di burro
50 g di zucchero
1 cucchiaino abbondante di cannella

Procedimento

Mescolare bene il burro ammorbidito con lo zucchero ed il sale; aggiungere mescolando la ricotta, l'uovo e la farina (io aggiungo la farina valutando la consistenza dell'impasto). Lasciar riposare l'impasto una mezz'ora in frigorifero.
Lavare le prugne, snocciolarle senza dividerle completamente a metà e farcirle con un po' di marmellata (la ricetta in realtà prevede il marzapane che  a me non piace).
Stendere l'impasto su una superficie ben infarinata, ricavando 6 quadrati (più o meno....). Porre su ogni quadrato una prugna e avvolgere la pasta intorno al frutto, dando con le mani una forma tondeggiante.
Cuocere i canederli ( due per volta) in acqua bollente leggermente salata.
Mentre i canaderli cuociono, sciogliere il burro in una padella, aggiungere il pangrattato e far rosolare leggeremente.
Scolare i canederli, passarli nel pan grattato, spolverizzarli di zucchero e cannella e servirli caldi.
Se ve lo potete permettere, o se avete mandato al diavolo la dieta o se, ancora, la nostalgia per le vacanze è proprio fortissima, condirli anche con del burro fuso.

Nota a piè di pagina n. 1: per sentirsci vecchia e fuori forma basta avere un figlio di otto anni secco secco che affronta le salite a passo spedito, saltella da un sasso all'altro come una capra e in discesa corre senza mai cadere....

Nota a piè di pagina n. 2: le prugne sono quelle di casa Fiordisambuco: l'unico albero ha dato quest'anno, grazie al caldo, un abbondante raccoltro di frutti sani, dolcissimi e sodi.

Nota a piè di pagina n. 3: se avete la ricetta con dosi e ingredienti esatti, fatevi avanti!





13 commenti:

  1. Eh si, il menù delle ferie era molto ricco!
    Si vorrebbero sempre fare e vedere tante cose e poi bisogna fare i conti con la realtà.
    Io mi porto sempre un quadernetto per disegnare e l'occorrente, cioè un astuccio pieno di matite, pennelli, pennarelli e colori ad acquerello e sinceramente mi chiedo perché continuo a portarmi questo fardello, dato che vado in vacanza con un marito poco propenso alla contemplazione del paesaggio. Ma la speranza è l'ultima a morire, quindi il fardello continua a seguimi nello zaino.
    Non conoscevo la versione dessert dei canederli...buoniiiii!

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    1. Io mi porto il lavoro di ricamo: a volte - se la passeggiata è di tutto riposo - lo metto anche nello zaino, con l'idea di lavorare con ago e filo in un prato....
      ma l'idea rimane appunto un idea.....
      Claudette

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  2. I programmi si fanno, si emendano, si ritoccano e a volte si stravolgono.
    Ma alla fine la tua merenda l'hai solo rimandata e in questo modo hai "invitato" anche noi.
    A presto,
    V.

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    1. E poi il fatto che non tutti gli obbiettivi siano stati centrati è la migliore garanzia che torneremo!
      Claudette

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  3. Sei stata in Alto Adige? Massima invidia... e massima invidia anche per la ricca merenda che ti sei preparata... si vede che ti vuoi un mondo di bene!!! :-)

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    1. Certo, Alto Adige tutti gi anni, almeno qualche giorno per riempire gli occhi e il cuore di bellezza.
      Mi voglio un mondo di bene? ci sto lavorando....
      Claudette

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  4. Una settimana ma direi che te la sei guadagnata!!! Hai tutta la mia invidia per i paesaggi montani e per le passeggiate (e pure per le vie ferrate vah- da giovane ne ho fatte diverse ora avrei problemi a tirar su il c...lo) Inoltre...mai mangiati i canederli dolci! Questi te li copio, magari in formato piccino visto che le prugne della casetta gialla sono piccolissime.
    Buon rientro.
    Nora

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    1. Le ferrate non fanno per me, che sto bene con i piedi ben posati per terrae non solo per questioni di lato B; il signor Darcy invece è un appassionato: si tiene in esercizio in palestra di roccia durante l'inverno e poi, con la bella stagione, sfodera tutta la sua dotazione di imbrago, caschetto, moschettoni etc che mi mettono a disagio solo a vederli. Quando non c'era ancora la Pulce, io lo accompagnavo fino al punto di attacco della via ferrata e poi lo aspettavo - paziente come Penelope .....
      Claudette

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  5. Da una settimana di vacanze non ci si dovrebbe aspettare troppo, ma le sogniamo talmente tanto queste benedette ferie...appena l'ometto sarà sufficientemente grande, te ne starai a valle ad attenderli ricamando leggendo e buttando all'aria la dieta!

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    1. Brava Lolle, hai proprio indovinato! lo dicevo a mio marito proprio durante una passeggiata:il prossimo anno loro su e giù per salite impervie e io sul prato con libro e punto croce!

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  6. Buoni, queste ricette nordiche hanno per me un certo fascino

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  7. mamma mia cosa vedo...che delizia...e quel ripieno colante, stra goloso....mi viene voglia di rubarne uno dal monitor!
    proprio bello il tuo blog, ti seguirò assiduamente...
    Un caro saluto e buona domenica

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  8. Quanto sono ghiotti e golosi.... copio la ricetta e ci provo, grazie!!!!

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