7 dicembre, Sant'Ambrogio....
una giornata come tante per i più, una giornata di vacanza per chi abita a Milano, una giornata speciale per chi si muove a proprio agio tra romanze e cabalette...
Lontano da Milano da più di 40 anni e lontano da una Prima alla Scala da più di 50, mio padre, che aveva gustato la sua prima "Prima" nel lontano 1951 (l'età della Pulce....), fino all'anno scorso, il 7 dicembre aveva la sua poltronissima in platea nel soggiorno di casa e, al termine della rappresentazione, che io avevo seguito dividendomi tra i fornelli e la musica, imponendomi per una volta ai maschi casa Fiordisambuco, era diventata ormai tradizione la sua telefonata di commento critico, implacabile e tranchant, come si poteva concedere solo a un quasi ottantenne che aveva visto e ascoltato dal loggione tutti i più grandi....
Quest'anno nessuna poltronissima in soggiorno e nessuna telefonata a fine serata...ci sono stata io sola, con un paio di lacrime dispettose, presa (o persa) tra ricordi e biscotti, tra romanze e cabalette ... mentre la Pulce, scettico verso questa passione materna, mi guardava perplesso ....
Nota a piè di pagina n. 1: Torno, dopo la lunga assenza di mesi difficili nei quali non c'è stato il tempo per scrivere e per cucinare, non c'è stata la leggerezza necessaria per sognare e per raccontare...
Torno perchè ho bisogno di fermarmi, per raccogliere le idee e i ricordi, per fare ordine, per respirare al ritmo giusto.
Torno non perchè tutto può riprendere da dove si è interrotto, ma perchè ho bisogno di trovare un punto da cui ripartire, adagio....
E la ricetta?
Bentornata!
RispondiEliminaUn bacio dalle 4apine
I ricordi fanno si male al cuore ma aiutano a tenere ancora con noi i nostri cari. Coraggio le ripartenze sono dure, ma necessarie. Grazie per le ricette.
RispondiEliminaA presto